giovedì 21 ottobre 2010

Il Partito Comunista dei Lavoratori sostiene la mobilitazione e la lotta dei lavoratori dell'AULSS 12 veneziana


Il Partito Comunista dei Lavoratori sostiene la mobilitazione e la lotta dei lavoratori dell'AULSS 12 veneziana contro i processi di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi sanitari (riabilitazione), contro l'affidamento ad aziende, banche, finanziarie e mutue dell'assistenza sanitaria, contro il licenziamento dei lavoratori delle cooperative.

La decisione dell'attuale dirigenza aziendale di importare il "modello lombardo" della Compagnia delle Opere (Comunione e Liberazione, Lega Nord) nella città di Venezia rappresenta soltanto solo l'ultimo capitolo di un processo di privatizzazione della sanità pubblica che è iniziata con la progettazione (peraltro senza i necessari criteri di sicurezza ed igiene ospedaliera e del lavoro) e costruzione dell'Ospedale all'Angelo attraverso il meccanismo della finanza di progetto (o project financing in inglese). Un avventura che si è rivelata un buco nero per la sanità veneziana e che ha portato alla svendita del patrimonio immobiliare dell'AULSS.

Ma la direzione aziendale è solo uno dei tasselli che ha portato a questo disastro, a questa mala sanità, noi riteniamo che la responsabilità politica va individuata nelle Giunte di Centrosinistra di Venezia (Costa, Cacciari, Orsoni) e nel governo regionale veneto (assessori leghisti, Giunte Galan, Zaia).

La privatizzazione della sanità significa miliardi di profitto per le banche e le aziende e perdita del diritto alla salute per i lavoratori e le masse popolari: per questo il PCL invita la cittadinanza a stringersi al fianco dei lavoratori della sanità in lotta.

Una delegazione del PCL sarà presente alla manifestazione di giovedì 21 ottobre con queste parole d'ordine:
- La sanità deve essere pubblica e gratuita;
- Nessun servizio deve essere esternalizzato e privatizzato;
- L'Ospedale di Mestre deve essere reso pubblico, senza indennizzo per le banche e aziende;
- L'Ospedale di Mestre deve rispettare i principi di igiene e sicurezza sul lavoro;
- NO ai licenziamenti, i lavoratori delle cooperative devono essere internalizzati a tempo indeterminato;
- NO alle consulenze esterne, NO alle spese legali inutili;