martedì 5 ottobre 2010

L'8 OTTOBRE RIPARTE LA LOTTA DEGLI STUDENTI!


L'8 OTTOBRE RIPARTE LA LOTTA DEGLI STUDENTI!

UNIFICARE E RADICALIZZARE LE LOTTE PER SCONFIGGERE IL GOVERNO!!!

A due anni dalla riforma Gelmini e dai tagli di Tremonti (8 miliardi di Euro), gli effetti di questo piano di smantellamento della scuola e dell'università pubbliche si mostrano con sempre maggior evidenza, in tutta la loro gravità: tagli al personale docente, tagli al personale ATA, macelleria sociale tra i ricercatori, scuole che non riescono nemmeno a sostenere i normali costi di gestione, aumento delle tasse universitarie (cosa che rende l'accesso all'università sempre più difficile per i meno abbienti).

Al contempo, con il DDL Aprea, il governo ha deciso di consentire la trasformazione degli istituti scolastici in fondazioni, aprendo, quindi, la strada ai finanziamenti dei privati. I finanziatori riceveranno, in cambio del proprio denaro (che presidi e rettori, con l'acqua alla gola, saranno costretti ad accettare), dei posti nei consigli di amministrazione delle nuove fondazioni. In tal modo, i privati porranno, di fatto, sotto il proprio controllo la ricerca e quella che prima era una scuola pubblica.

In questo quadro, assume una straordinaria importanza la mobilitazione dell'8 ottobre, che, in tutta Italia, vedrà scendere in piazza, in una lotta unitaria, studenti medi ed universitari, ma anche ricercatori e docenti. Riteniamo che non sia sufficiente battersi per ritornare alla situazione precedente la riforma, ma che sia necessario radicalizzare la lotta, rivendicando

UNA SCUOLA E UN'UNIVERSTITA'

PUBBLICHE, LAICHE, GRATUITE E DI MASSA

unitamente ad un grande piano di ristrutturazione degli edifici scolastici.

Per ricavare le risorse necessarie, proponiamo:

›L'abbattimento delle spese militari attualmente circa 30 miliardi di Euro l'anno

›L'eliminazione dei privilegi del Vaticano non solo l'8 per mille, ma anche, e soprattutto, l'esenzione da IVA e ICI per gli immobili commerciali della Chiesa

›L'azzeramento dei finanziamenti pubblici alle scuole private e confessionali

›La tassazione delle rendite finanziarie e dei grandi patrimoni.

Le norme in materia economica appena varate dall'Unione Europea costringeranno gli stati con elevato debito pubblico, come l'Italia, ad operare enormi tagli alla spesa pubblica per rientrare nei parametri richiesti. Questo comporterà la totale distruzione dello "stato sociale". [Ciò significa che anche questa nuova fase della crisi verrà fatta pagare interamente e permanentemente alla classe lavoratrice]. In questo quadro, anche i provvedimenti che abbiamo appena elencato finirebbero col risultare insufficienti.

A questo punto, dunque, l'unica possibilità è quella di avanzare rivendicazioni ancora più radicali, in primo luogo L'ABOLIZIONE UNILATERALE DEL DEBITO PUBBLICO NEI CONFRONTI DELLE BANCHE combinata con LA NAZIONALIZZAZIONE SENZA INDENNIZZO DEGLI ISTITUTI DI CREDITO E LA LORO UNIFICAZIONE IN UNA GRANDE BANCA STATALE, SOTTO IL CONTROLLO DEI LAVORATORI

Se il sistema economico capitalista su cui si fonda l'attuale società non è in grado di garantire a tutti l'elementare diritto all'istruzione, allora questo sistema va abbattuto e superato. E' perciò necessario che la lotta della scuola si saldi con tutte le altre battaglie in corso nel nostro Paese, da quella dei lavoratori metalmeccanici a quella dei disoccupati, per costruire un grande fronte in grado di sconfiggere il governo e il padronato.

LAVORATORI E STUDENTI UNITI NELLA LOTTA!

PER IL GOVERNO DEI LAVORATORI, PER IL SOCIALISMO!

Partito Comunista dei Lavoratori Sezione “Pietro Tresso (Blasco)” di Venezia

pclvenezia@yahoo.it