martedì 11 gennaio 2011

CON LA RIVOLTA POPOLARE IN ALGERIA E TUNISIA


Il secondo Congresso Nazionale del Partito comunista dei lavoratori, esprime il pieno sostegno alla rivolta popolare in atto in Algeria e Tunisia. Grandi masse di giovani arabi si stanno ribellando non solo al carovita, ma alla propria condizione sociale di sfruttati, precari, disoccupati. Una condizione tanto più intollerabile a fronte del lusso delle proprie borghesie nazionali e del carattere reazionario e corrotto dei regimi politici dominanti. Un’intera generazione di giovani algerini e tunisini è infatti privata di ogni futuro: condannata o alla disoccupazione e alla marginalità di strada, o al supersfruttamento praticato da tante aziende europee- italiane in testa- a caccia di manodopera a basso costo con cui ricattare in patria i “propri” lavoratori . Oltretutto i giovani arabi che cercano la via della fuga in Europa , si trovano sbarrata la via dalle nuove leggi antimigranti concordate dai propri governi corrotti con la U.E., in cambio di mazzette e commesse facili per i capitalisti europei. E per questo si scontrano più di ieri con le vessazioni delle proprie polizie o delle polizie della U.E., spesso finendo nei campi di detenzione ( arabi o europei) e nei loro orrori.
Il congresso del PCL fa appello non solo alla solidarietà coi giovani arabi in rivolta ma all’aperto sostegno della loro ribellione. All’ unità tra governi europei e governi arabi va contrapposta l’unità tra gli sfruttati, arabi ed europei. Il ruolo di organizzazioni sindacali in Tunisia in diretto rapporto con le mille forme della rivolta giovanile è un fatto di estrema importanza.
Il PCL chiede a tutte le sinistre italiane, politiche e sindacali, di promuovere un immediata mobilitazione unitaria sotto le ambasciate e i consolati di Algeria e Tunisia, col coinvolgimento diretto di migranti arabi in Italia e delle loro organizzazioni: per denunciare i rispettivi regimi e il sostegno criminale loro accordato da tutti i governi europei-- a partire dal governo Berlusconi,--e chiedere la liberazione di tutti i giovani arrestati.

LIBERTA’ PER TUTTI GLI ARRESTATI

PIENI DIRITTI DEMOCRATICI E SINDACALI, INDIVIDUALI E COLLETTIVI, IN ALGERIA E TUNISIA

VIA I GOVERNI CRIMINALI DI TUNISI E DI ALGERI E PUNIZIONE DI TUTTI I RESPONSABILI DEGLI ECCIDI DI PIAZZA

CANCELLAZIONE DEI DIRITTI DI SUPERSFRUTTAMENTO CONCESSI ALLE IMPRESE ITALIANE ED EUROPEE, E AI LORO GOVERNI, CONTRO I GIOVANI E I LAVORATORI ARABI

ESPROPRIO DELLE BANCHE STRANIERE, DELLE GRANDI AZIENDE ENERGETICHE, DELLA BORGHESIA ARABA SFRUTTATRICE E COMPRADORA, SOTTO IL CONTOLLO OPERAIO E POPOLARE.

PER UN GOVERNO OPERAIO E POPOLARE A TUNISI ED ALGERI, NELLA PROSPETTIVA DI UNA FEDERAZIONE SOCIALISTA ARABA

Per un presidio unitario contro il regime di Tunisi

In questi giorni si sta sviluppando nel nord Africa, in particolare in Tunisia, un importante rivolta di massa, giovanile e popolare, contro regimi reazionari e corrotti, complici oltretutto dello sfruttamento imperialistico dei propri paesi da parte di decine di grandi aziende europee, innanzitutto italiane e francesi. La rivolta tunisina- certo la più consistente e radicale- vede l'importante partecipazione attiva di organizzazioni sindacali, che hanno promosso per il 15 gennaio una manifestazione nazionale a Tunisi attorno alla parola d'ordine della cacciata del regime. Contro questa rivolta, si sta scatenando una sanguinosa repressione poliziesca che ha lasciato già sul terreno oltre 50 vittime tra i manifestanti. Una repressione sanguinosa che è giunta a sparare sulla folla nel corso di pubblici funerali.

In alcuni paesi quali la Francia e il Canada, si stanno svolgendo in questi giorni, iniziative di solidarietà con la ribellione tunisina. Riteniamo che anche in Italia sia necessaria ed urgente una mobilitazione analoga. Per questo ci rivolgiamo a tutte le sinistre politiche e sindacali, a tutte le organizzazioni di solidarietà in campo internazionale, alle forze impegnate a difesa dei migranti, e innanzitutto alle comunità arabe, per la più ampia manifestazione unitaria a sostegno dei giovani tunisini in rivolta. Proponiamo a questo fine una manifestazione davanti all'ambasciata tunisina a Roma per il prossimo sabato 15 gennaio , in coincidenza con la manifestazione nazionale antiregime di Tunisi.

Dati i tempi estremamente ristretti per la sua preparazione, chiediamo al più presto una risposta alla nostra sollecitazione. Per quanto ci riguarda, saremo comunque mobilitati per per sabato 15 gennaio davanti all'ambasciata Tunisina.

Partito Comunista dei Lavoratori

info@pclavoratori.it

http://www.pclavoratori.it