ELEZIONI AMMINISTRATIVE A VERONA
IL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
SOSTIENE IL COMPAGNO IBRAHIMA BARRY
CANDIDATO SINDACO DEL PDAC
Il Coordinamento Regionale del Veneto del Partito Comunista dei Lavoratori, esprime il proprio sostegno al compagno Ibrahima Barry, candidato sindaco della lista del Pdac nel Comune di Verona. Verona è una importante città del Veneto, con una presenza significativa di lavoratori e lavoratrici migranti. La giunta di Flavio Tosi, sostenuto dalle destre liberali, leghiste e fasciste, in questi anni ha operato in due direzioni: da un lato difendendo gli interessi della sua classe di riferimento (le imprese, le banche e il vaticano), dall'altro ha permeato la città di una ideologia reazionaria, che mediante continui richiami alla sicurezza ha alimentato un clima razzista contro i rom e i migranti e repressivo contro i giovani del centro sociale La Chimica. Va ricordato che i lavoratori migranti sono proprio il settore della classe operaia più sfruttato, su cui si abbatte con più violenza la crisi capitalistica. Infatti per effetto della legge Bossi-Fini in caso di perdita del posto di lavoro il lavoratore migrante perde anche il permesso di soggiorno e precipita nella clandestinità. Questo regime di ricattabilità e sfruttamento capitalista è destinato ad aggravarsi per effetto delle nuove norme introdotte dal governo Monti, un governo delle imprese e delle banche sostenuto direttamente dal PD, PDL e UDC-FLI e in parte dalla Lega Nord e IDV. La riforma delle pensioni, una delle peggiori vigenti in Europa, innalza l’età di pensionamento a livelli insostenibili (70 anni) per poi non garantire nemmeno un rendimento dignitoso; la riforma del mercato del lavoro in via di approvazione, oltre a mantenere i livelli di precarietà in ingresso, liberalizza i licenziamenti attraverso l'abolizione dell'art. 18 e riduce pesantemente le coperture ed i sostegni in caso di crisi e licenziamenti (mobilità, cassa in deroga, straordinaria e ordinaria); la parità di bilancio e il fiscal compact, tagliando i servizi del welfare, servono a garantire i rendimenti alle banche e alle imprese detentrici del debito pubblico. Tutte queste norme rappresentano nel complesso un salto di qualità nell'attacco contro i lavoratori e le masse popolari. Il PCL partecipa a queste elezioni presentando proprie candidature in diverse città capoluoghi regionali e provinciali - oltre che in tanti centri minori come a Conegliano (TV) - con la rivendicazione della cacciata del governo Monti, attraverso la costruzione di una mobilitazione unitaria, prolungata, radicale e concentrata, a difesa dei diritti dei lavoratori - nativi e migranti - e delle masse popolari. Il tutto nella prospettiva di fondo della rivoluzione socialista e di un governo dei lavoratori, quale unica soluzione alternativa al fallimento storico del capitalismo. Questa è la nostra proposta programmatica in queste elezioni. A Verona il compagno Ibrahima Barry rappresenta l'unica alternativa operaia ai vari candidati borghesi di destra, centrodestra e centrosinistra. Il sostegno alla candidatura del compagno Ibrahima Barry non significa ne nascondere, ne sottovalutare le profonde differenze che distinguono il nostro Partito dal Pdac, un gruppo impregnato di settarismo politico ed organizzativo. Un settarismo politico che si è ripetutamente manifestato nell'attacco ossessivo e calunnioso al nostro partito e ai suoi dirigenti. Nel contempo chiediamo alla FDS - se vuole realmente difendere le tutele e i diritti dei lavoratori e delle masse popolari - di rompere con i liberali del PD che sostengono nel governo e nel paese queste devastanti riforme antioperaie, per costruire un fronte unico di lotta di tutte le sinistre politiche, sindacali e di movimento contro il padronato e i suoi governi, nazionali e locali.
Venezia, 28 Aprile 2012
Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Regionale Veneto Via San Donà 278 Mestre-Venezia