domenica 20 maggio 2012

I LAVORATORI DELLA SAFILO RISPONDONO AI LICENZIAMENTI CON LO SCIOPERO!

Lunedì 21 Maggio 2012

 

NO ALLA CHIUSURA DELLE FABBRICHE, NO AI LICENZIAMENTI! UNIFICHIAMO TUTTE LE VERTENZE E LE LOTTE IN CORSO!

LICENZIAMO I PADRONI E IL GOVERNO MONTI CHE LI RAPPRESENTA!

GOVERNINO I LAVORATORI!

Anche a Padova si sta intensificando la crisi economica, la sezione di Padova del PCL interviene allo sciopero della Safilo, dove sono stati annunciati mille esuberi.
Siamo in una fase d’inasprimento della crisi capitalistica mondiale di sovrapproduzione delle merci, una crisi che ormai dura da cinque anni e che le banche, le imprese e i loro governi stanno scaricando sui lavoratori e le masse popolari attraverso la politica di rigore imposta dalla trojka (Ue, Bce, Fmi).

A questo attacco al salario, ai diritti e alle tutele, la classe operaia e le masse popolari in tutta Europa, e in Italia con lo sciopero dei metalmeccanici, hanno reagito con rivolte, mobilitazioni e scioperi. Quello che ancora manca è il necessario salto della mobilitazione. Bisogna mettere in campo una forza all'altezza dello scontro: unitaria, radicale e concentrata. La sola che possa mettere in questione un sistema capitalistico regressivo nell'intero continente e nel mondo.

Il governo Monti, dopo avere incassato senza una reale opposizione sindacale di massa (appena tre ore di sciopero da parte di CGIL, CISL e UIL) la peggiore riforma previdenziale vigente in Europa, ha ritenuto possibile l'affondo sul mercato del lavoro, mantenendo sostanzialmente i livelli di precarietà in entrata, aprendo alla libertà di licenziamento con l'abolizione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori e riducendo pesantemente le coperture ed i sostegni in caso di crisi e licenziamenti.

A questo attacco i lavoratori, soprattutto i metalmeccanici sostenuti dalla FIOM, hanno risposto con mobilitazioni, scioperi e blocchi stradali. La burocrazia dirigente che fa capo alla Camusso in CGIL invece di unificare e concentrare la forza operaia e popolare contro il padronato e il governo Monti mettendo in campo lo sciopero generale prolungato, in accordo con il PD ha operato una funzione di contenimento e soffocamento della mobilitazione dei lavoratori.

L’annuncio di 1000 esuberi nel gruppo SAFILO, le crisi con chiusure e licenziamenti della ALLISON, della FILIPPI, della CARGILL, della ALL-CO (ex FIN-ALL) - solo per citare alcuni esempi della provincia di Padova - stanno dentro questo quadro e sono la cartina di tornasole della crisi di questo sistema ormai arrivato al tracollo.

Il capitalismo ha fallito, e per mantenere i propri margini di profitto i padroni attuano processi di delocalizzazione e di ristrutturazione, attraverso licenziamenti e chiusure aziendali. Continuare con le vecchie forme concertative del sindacalismo non porta più da nessuna parte; oggi è necessario mettere in discussione le basi materiali e ideologiche di questo sistema: o vincono le ragioni dei lavoratori o trionfano gli interessi del capitale!

A questo feroce attacco padronale bisogna rispondere con una forza uguale e contraria a quella messa in campo dai nostri avversari. Con lo sciopero a oltranza; il blocco dei cancelli; l'occupazione degli stabilimenti e la rivendicazione della nazionalizzazione - senza indennizzo per i padroni e sotto il controllo operaio - delle fabbriche che licenziano e che non rispettano i diritti sindacali; il blocco dei licenziamenti e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.

A prescindere dal sindacato di appartenenza dei lavoratori, serve la immediata costituzione di comitati di lotta supportati dalle casse di resistenza, per la elaborazione di un piano coordinato di mobilitazione, che a partire dagli scioperi generali provinciali porti allo sciopero generale di carattere prolungato contro il padronato e contro il governo Monti

Il Partito Comunista dei Lavoratori attraverso i propri militanti, sostenendo la lotta dei lavoratori della SAFILO e di tutte le altre fabbriche in crisi, lavora per realizzare queste parole d’ordine.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI - SEZIONE DI PADOVA