lunedì 25 giugno 2012

IL COMUNE DI VENEZIA E LA COOPERATIVA ANCORA
VOGLIONO SMANTELLARE L’ASSISTENZA DOMICILIARE!

SCIOPERO AZIENDALE AD OLTRANZA!
NO AL TAGLIO DEI SERVIZI!
NO AI LICENZIAMENTI!
L’Ancora Servizi Società Cooperativa Sociale ha inviato il 20 Giugno 2012 alle Organizzazioni sindacali di categoria, nazionali e territoriali, una comunicazione di avvio della procedura di riduzione del personale: 70 lavoratori/trici su 233 addetti all’assistenza domiciliare e 15 lavoratori/trici su 109 addetti all’accudienza scolastica.
L’Ancora cerca di giustificare questi 85 esuberi/licenziamenti con la riduzione del monte ore massimo avvenuto al momento del cambio d’appalto nel 2011 da parte del Comune di Venezia (da 468.000 a 315.000 ore annue per l’assistenza domiciliare; da 138.000 a 130.000 ore annue per il servizio di accudienza) e il calo strutturale del 15% di ore lavorate per l’assistenza domiciliare e del 5% per l’accudienza. Il calo strutturale è conseguente all'introduzione da parte della Giunta Orsoni (centrosinistra) della compartecipazione alla spesa (ticket) da parte dell'utenza, mentre la Cooperativa Ancora nella comunicazione del 20 Giugno 2012 non fornisce il numero di lavoratori/trici (un centinaio) che in questo anno hanno lasciato l’azienda per le peggiorate condizioni di lavoro e per il clima interno sempre più repressivo.
L’Ancora inoltre nella comunicazione lamenta la mancata conferma delle varie intese raggiunte dall’estate 2011 all’aprile 2012 con le organizzazioni sindacali firmatarie, l’ultima quella del 10 Aprile 2012. Queste intese avrebbero avuto come obiettivo quello di rimodulare i tempi di lavoro individuale con conseguente riduzione dell’orario di lavoro e del salario dei lavoratori/trici. E’ appena il caso di ricordare che queste intese non hanno mai avuto il voto favorevole della maggioranza dei lavoratori/trici, né le burocrazie sindacali hanno agito secondo i principi della democrazia sindacale.
Queste intese in effetti avevano come obiettivo quello di salvaguardare i profitti della Cooperativa Ancora, coprire le responsabilità della Giunta del Comune di Venezia per non aver voluto trovare le risorse necessarie a fronte dei tagli operati dal governo nazionale e regionale [azzeramento dei fondi statali  per le persone non autosufficienti, taglio dei trasferimenti statali ai Comuni, ritardo nel saldo di 1,3 miliardi stanziati per il 2011 da parte della Regione Veneto], e scaricare queste politiche di tagli lineari sui lavoratori e sugli utenti (circa 1200 anziani e 200 disabili). Infatti l’Ancora, pur avendo piena coscienza del taglio al monte ore massimo al momento della stipula del contratto d’appalto, non ha rinunciato allo stesso, fiduciosa nella possibilità di mantenere i profitti.
I lavoratori e le lavoratrici di Ancora hanno dimostrato con la autorganizzazione, la mobilitazione e la lotta continuata la ferma volontà di difendere questo servizio essenziale per la parte più debole della cittadinanza e con esso i posti di lavoro, i diritti e i salari dei lavoratori/trici. Essi hanno più volte chiesto una reale discussione sullo stato della cooperativa e del servizio nell’ambito di una vera democrazia sindacale. Questa richiesta è stata spesso rifiutata con arroganza dalla burocrazia sindacale.
E’ evidente che la dirigenza della Cooperativa Ancora se continua nella sua incapacità a gestire il servizio ed assicurare una prospettiva occupazionale, deve semplicemente farsi da parte, rinunciando all’appalto; mentre la Giunta del Comune di Venezia deve trovare le risorse necessarie, magari tagliando dal lato della speculazione, a risolvere la grave situazione dell’assistenza territoriale.

Il Partito Comunista dei Lavoratori è al fianco dei lavoratori/trici in questa dura e difficile vertenza, nel contempo chiede a tutte le forze della sinistra sindacale, politica e di movimento di rompere ogni subalternità con la Giunta Orsoni e sostenere questa lotta dal lato dei lavoratori e dell’utenza. In ogni caso il PCL ritiene necessaria la proclamazione immediata dello sciopero aziendale e si impegna a sostenere la lotta ad oltranza per la difesa dei posti di lavoro, dei diritti e dei salari; per un servizio di assistenza e di accudienza di qualità attraverso l’incremento del monte ore. Se le aziende cooperative non sono in grado di garantire questo servizio è arrivato il momento di assicurarlo attraverso l’incorporazione dei lavoratori/trici nell’organico del Comune che dovrà assumersi la piena gestione di questo servizio essenziale, garantendone la qualità.

Venezia, 25 Giugno 2012

Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione Pietro Tresso (Blasco) Venezia