FERMIAMO
LA CHIUSURA DELL’APRILIA

BLOCCHIAMO
I LICENZIAMENTI
CON
LA LOTTA E L’OCCUPAZIONE DEGLI STABILIMENTI
L’incontro di mercoledì 16 ottobre
2013 a Pontedera (Pisa) tra le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e
UIL, le RSU e il padronato del gruppo Piaggio, rappresentato da R.
Colaninno, ha sancito l’avvio di un processo che porterà nel breve
tempo alla chiusura degli stabilimenti Aprilia di Noale e Scorzè.
L’utilizzo degli ammortizzatori
sociali, ormai da quattro anni, non poteva reggere di fronte
all’approfondirsi della crisi capitalistica che colpisce il settore
delle due ruote. La proprietà di fronte alla contrazione del mercato
vuole tagliare la produzione di un terzo (da 27 mila pezzi a 8-10
mila, mentre prima della crisi si producevano circa 100 mila pezzi)
in modo da svuotare i magazzini. Questo significa la perdita di posti
di lavoro e centinaia di licenziamenti (almeno 250 licenziamenti su
700 addetti) negli stabilimenti di Scorzè, dove avviene la
produzione, e Noale, dove ci sono gli uffici.
Le burocrazie sindacali dirigenti non
sono state all’altezza della situazione: si sono adagiate sugli
ammortizzatori sociali, non hanno informato i lavoratori della
gravità della crisi capitalistica e soprattutto non hanno
predisposto un piano di lotta adeguato.
La sinistra classista della CGIL, la
Rete 28 Aprile – Opposizione CGIL, e il Partito Comunista dei
Lavoratori da tempo denunciano ed informano i lavoratori che in
assenza di un piano di lotta adeguato al livello dello scontro
l’esito sarebbe stato quello che oggi è evidente a tutti.
Quando la situazione è precipitata,
quando si sono trovati di fronte all’attacco padronale e con i
lavoratori in procinto di perdere il lavoro, i gruppi dirigenti di
FIM CISL e FIOM CGIL hanno predisposto una serie di incontri con i
governi, nazionale e locali, per “trovare la soluzione”. Ed è
iniziata l’inutile passerella degli incontri con il ministro Flavio
Zanonato, e l’assessore regionale Elena Donazzan, i sindaci e gli
assessori provinciali, fino ai parlamentari dei partiti borghesi in
cerca di qualche dichiarazione sui giornali locali per provare la
loro esistenza.
Ma questa è la strada che conduce a
una sicura sconfitta per i lavoratori!
La
situazione richiede di superare ogni illusione sui partiti borghesi e
i loro governi, e di mettere in campo nel più breve tempo possibile
un piano di lotta adeguato basato sulla forza e l’organizzazione
indipendente dei lavoratori.
Continuare con le vecchie forme
concertative del sindacalismo non porta più da nessuna parte; oggi è
necessario mettere in discussione le basi materiali e ideologiche di
questo sistema: o vincono le ragioni dei lavoratori o trionfano gli
interessi del capitale!
Bisogna rispondere con una forza
uguale e contraria a quella messa in campo dai nostri avversari.
- Costituzione immediata di un vero
coordinamento dei lavoratori del gruppo Piaggio per l’elaborazione
di un piano generale di mobilitazione.
- Costituzione di una cassa di
resistenza per sostenere le lotte.
- Blocco dei licenziamenti e
riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
- Sciopero a oltranza del gruppo
Piaggio, occupazione degli stabilimenti e rivendicazione della
nazionalizzazione senza indennizzo per i padroni e sotto il
controllo operaio.
- Rompere l’isolamento tra i
lavoratori di tutti i comparti con l’estensione della vertenza
alle altre realtà in lotta e in crisi (Safilo, Speedline, Zanussi,
Fincantieri, Polo Chimico ecc…),
perché
solo con il
coordinamento tra lavoratori e lavoratrici, tra delegati e delegate
di tutte le categorie, con i precari e i disoccupati, è possibile
costruire una forza concentrata prolungata e di massa, per aprire
una vertenza generale contro il padronato e i loro governi.
Il PCL attraverso i propri
militanti, sostenendo la lotta dei lavoratori dell’Aprilia e di
tutte le altre fabbriche in crisi, lavora per realizzare queste
parole d’ordine.
Per un governo dei lavoratori! per il socialismo!
Partito Comunista dei Lavoratori,
Sezione Pietro Tresso (Blasco) Venezia
Partito Comunista dei Lavoratori,
Sezione Pietro Tresso (Blasco) Venezia