LA LOTTA ESEMPLARE DEI LAVORATORI DELLA LOGISTICA
Volantino del PCL distribuito durante la manifestazione dei lavoratori della logistica
del 1 febbraio 2014 a Bologna
Salutiamo
oggi una nuova giornata della lotta esemplare dei lavoratori della
logistica.
Gli operai facchini della Granarolo stanno dando
l’esempio a tutta la classe lavoratrice italiana con i loro
picchetti e la capacità dimostrata di inceppare l’infernale
meccanismo di sfruttamento a cui sono sottoposti.
Per
questo i padroni, Legacoop, Unindustria e i loro partiti, il PD di
Renzi e il centrodestra, berlusconiano e non, fanno appello alle
istituzione della Repubblica borghese per reprimere duramente questi
lavoratori.
Perchè
hanno paura del contagio, hanno paura che i facchini dimostrino la
forza di una lotta radicale e concentrata capace di contrastare la
feroce politica di attacco padronale alle condizioni di vita e ai
diritti degli operai.
E
ciò che sta avvenendo in queste ore all’Electrolux di Pordenone
dove gli operai hanno occupato la fabbrica mentre Grillo da ragione
ai padroni (perchè pagano troppe tasse) che minacciano di portare
gli impianti in Polonia se i lavoratori non accettano un drastico
taglio di salario.
E’
ciò che è avvenuto a Genova dove gli autoferrotranvieri
hanno incrociato le braccia per cinque giorni consecutivi contro i
tagli della giunta Doria e contro la canea dei giornali filopadronali
terrorizzati dalla prospettiva di una rivolta estesa ed
incontrollabile.
Tutte
queste lotte anche se esprimono una grande determinazione sono
destinate alla sconfitta se vanno avanti in maniera isolata ed in
ordine sparso. Possono invece rappresentare l’inizio della riscossa
se riescono a trovare la via dell’unificazione attorno ad una
vertenza generale che coinvolga tutti i settori della classe
lavoratrice italiana e attorno ad essa i precari, i disoccupati, le
masse femminili sfruttate e i settori impoveriti della piccola
borghesia.
Solo
questa mobilitazione generale della classe operaia, con una svolta
radicale delle forme di lotta (picchetti, occupazioni, cassa
nazionale di resistenza, sciopero generale prolungato) può strappare
in tempi di crisi risultati concreti.
Il
Partito Comunista dei Lavoratori chiama pubblicamente il movimento
operaio, tutte le sue organizzazioni, tutte le sinistre politiche e
sindacali a lavorare in questa direzione con una svolta unitaria e
radicale dell’opposizione sociale in piena rottura col padronato,
il suo governo i suoi partiti e le forze populiste reazionarie: per
un fronte unico di lotta del movimento operaio in contrapposizione a
Renzi, Grillo e Berlusconi.
01 febbraio 2014