L'EEK INDICA LA SOLUZIONE OPERAIA E ANTICAPITALISTA ALLA CRISI GRECA
Pubblichiamo,
tradotto in italiano, il volantino distribuito dal Partito Rivoluzionario dei
Lavoratori (EEK in greco), partito fratello del PCL in Grecia: per
un'alternativa alle linee politiche, entrambe disastrose in modi diversi, di
Syriza e del Partito Comunista di Grecia (KKE).
LE
BANCHE IN MANO AL POPOLO, NON AI BANCHIERI DELLA TROIKA!
Controllo
dei lavoratori su di esse e sul flusso di capitali all'estero! Nessuna perdita
di salari e pensioni!
NAZIONALIZZAZIONE
DIRETTA DELLE BANCHE SOTTO IL CONTROLLO DEI LAVORATORI E DEI POVERI!
Guerra
di classe contro la guerra "non convenzionale" della troika
UE/BCE/FMI e la troika nazionale Nuova Democrazia/PASOK/Il Fiume (fangoso)!
Votare
NO al referendum!
NO
ai ladri di FMI/UE/BCE!
NO
ai collaboratori greci della troika ND, Il Fiume, PASOK!
Con un ulteriore giro di vite e sulla base dello stop al flusso di credito
attraverso ricatti e ultimatum, gli usurai internazionali di UE, BCE e FMI, con
i loro organi all'interno della Grecia (banchieri delle principali banche, i
pappagalli dei media e le loro marionette politiche in Nuova Democrazia, PASOK
e Il Fiume-fangoso), hanno portato il paese a dichiarare una rovinosa
bancarotta e il popolo al disastro. Una guerra non convenzionale, un golpe
politico-economico postmoderno è in corso. Non vogliono semplicemente cacciare
il governo. Vogliono terrorizzare e mettere in ginocchio un intero popolo, il
popolo greco, e in questo modo dare un messaggio agli altri popoli d'Europa che
si stanno ribellando all'austerità permanente e ad una disoccupazione mostruosa.
Bisogna scendere tutti nelle strade, tutti alla lotta. Per rovesciare i
piani della troika, internazionale e domestica. Per fermare tutti coloro che -
anche dentro ministeri chiave - stanno preparando soluzioni contro il popolo.
È questo il momento del popolo, e non solamente quello delle elezioni, ma
innanzitutto quello delle strade e della lotta per la libertà, per la giustizia
sociale e per l'emancipazione. Il popolo, guidato dalla classe lavoratrice e
dai giovani, può e deve essere mobilitato per strappare gli ultimatum e tutti i
memorandum, vecchi e nuovi!
Bisogna rompere con il capitalismo e con l'Unione Europea qui e adesso! Per
prendere le nostre vite, il benessere sociale e il potere nelle nostre mani!
Il tempo della verità ci ha raggiunto. Tutti i compromessi con i
capitalisti, dentro e fuori il paese, che il gruppo dirigente di Syriza ha
fatto - con la destra nazionalista di Kammenos, con la destra di Karamanlis sul
Presidente della Repubblica, con l'associazione degli industriali greci, con le
cosiddette "istituzioni" dell'imperialismo in Europa e negli USA -
non solo sono fallite, ma hanno reso i capitalisti e i meccanismi dell'UE e
dell'FMI anche più aggressivi.
Chiediamo ai membri e alle forze in lotta che sostengono Syriza di imporre
alla loro leadership di tagliare i ponti della collaborazione di classe con le
istituzioni imperialiste, l'UE e l'FMI, con i capitalisti stranieri e locali, e
con i loro agenti politici.
Chiediamo ai dirigenti del KKE di smetterla di coprire con una fraseologia
di sinistra la collaborazione con la troika domestica. La posizione di un voto
di protesta al referendum - in pratica, di invalidare il voto - rafforza le
forze borghesi più reazionarie.
Un congresso nazionale dei rappresentanti eletti dell'intero movimento
operaio, dei movimenti sociali, degli autorganizzati, dev'essere preparato al
più presto, per discutere un programma alternativo di uscita dalla crisi. Per
impedire a chiunque altro di decidere per noi senza di noi.
È necessario un fronte unico di classe di tutte le organizzazioni politiche
e sociali, dei movimenti, dei collettivi, delle masse lavoratrici e degli
strati popolari, organizzati e non, contro il nemico di classe dentro e fuori
il paese.
No ai governi di "unità nazionale". Per un governo dei
lavoratori, per un potere dei lavoratori.
Il gioco è finito: cancellazione del debito!
BANCHE E SETTORI ECONOMICI STRATEGICI NELLE MANI DELLA SOCIETA'.
LA PRODUZIONE E IL POTERE NELLE MANI DEI LAVORATORI.
Per un governo dei lavoratori, per un potere dei lavoratori
CONTRO L'UE IMPERIALISTA!
EUROPA ROSSA E SOCIALISTA!
EEK (Ergatiko Epanastatiko Komma, Partito Rivoluzionario dei Lavoratori)
Alcune note su:
stalinisti
Il segretario generale del KKE, Dimitris Koutsoumbas, ha sostenuto il voto nullo al referendum (anche i maoisti invitano all'astensione). Questo non è semplice rifiuto settario del fronte unico di classe: è cecità politica reazionaria in un momento estremamente cruciale e drammatico della storia della classe lavoratrice. Manifesta il distacco dalla realtà da parte di una burocrazia sclerotica, che mette la sua autoconservazione al di sopra degli interessi di classe dei lavoratori e al servizio del sistema capitalista in crisi. In una situazione in cui gli orchestratori dell'isterica campagna pro-UE resuscitano tutti i vecchi slogan della propaganda anticomunista e imperialista della guerra civile greca degli anni Quaranta, i burocrati alla testa del KKE non fanno altro che gettare discredito sul comunismo.
stalinisti
Il segretario generale del KKE, Dimitris Koutsoumbas, ha sostenuto il voto nullo al referendum (anche i maoisti invitano all'astensione). Questo non è semplice rifiuto settario del fronte unico di classe: è cecità politica reazionaria in un momento estremamente cruciale e drammatico della storia della classe lavoratrice. Manifesta il distacco dalla realtà da parte di una burocrazia sclerotica, che mette la sua autoconservazione al di sopra degli interessi di classe dei lavoratori e al servizio del sistema capitalista in crisi. In una situazione in cui gli orchestratori dell'isterica campagna pro-UE resuscitano tutti i vecchi slogan della propaganda anticomunista e imperialista della guerra civile greca degli anni Quaranta, i burocrati alla testa del KKE non fanno altro che gettare discredito sul comunismo.
e centristi
Antarsya, coalizione di circa 20 gruppi di natura centrista, ha fatto
appello al "no" per il voto di domenica e allo stesso tempo hanno
criticato Syriza con una retorica simile a quella del KKE, rivendicando una
rottura con l'UE e l'euro e il ritorno alla dracma, senza rompere con il quadro
capitalista.