CONTRO LA "BUONA SCUOLA" CONTINUIAMO LA LOTTA!
Studenti e insegnanti
uniti!
6
Ottobre 2015
Il movimento degli insegnanti che ha lottato contro
la cosiddetta "Buonascuola” è stato un grande episodio di lotta, il più
grande contro il governo Renzi e uno dei più significativi da decenni (sciopero
del 5 maggio). Si è trattato di una lotta coraggiosa, spinta e sostenuta dal
protagonismo di lavoratori e lavoratrici. Un grande movimento costruito su
obbiettivi chiari, che non solo ha respinto questa odiosa controriforma
(differenziazione di stipendi, preside-padrone, svalutazione della figura
dell'insegnante...), ma ha prospettato un’alternativa alla deriva aziendalista
ed elitaria della scuola.
La riforma è infine stata approvata, per via della
chiusura delle scuole (con la lotta partita in ritardo) e dell'incapacità dei
sindacati di raccogliere la spinta di quel grande movimento e di portarla
avanti.
La riforma è stata approvata, ma con grossa fatica
da parte del governo. È il segno che la forza della mobilitazione e dell'autorganizzazione
possono muovere le cose e fare la differenza.
Ma questa lotta non si è chiusa! Bisogna ripartire da dove il movimento della scorsa primavera si è fermato, riprendere in mano la lotta contro chi vuole distruggere definitivamente la scuola pubblica.
Ma questa lotta non si è chiusa! Bisogna ripartire da dove il movimento della scorsa primavera si è fermato, riprendere in mano la lotta contro chi vuole distruggere definitivamente la scuola pubblica.
La lotta riguarda anche noi studenti, tanto quanto
riguarda gli insegnanti! Ciò che oggi viene fatto nelle suole (e nei luoghi di
lavoro) sta per essere fatto anche nelle università. Il nostro coinvolgimento,
che è mancato a maggio e giugno (per via di esami e scuole chiuse), è stato uno
dei fattori che ha isolato gli insegnanti e ha impedito alla mobilitazione di
svilupparsi.
Possiamo e dobbiamo continuare la battaglia,
contrastare questa devastante controriforma nelle scuole e nelle piazze! Non bisogna
semplicemente risparmiare alla scuola gli effetti più deleteri della legge,
bisogna mettere in discussione l'intera legge e l'idea di istruzione che
esprime, cioè quella di una scuola "modello catena di montaggio", con
insegnanti supersfruttati (e sottopagati), con un'organizzazione da caserma,
sempre più legata ai privati e ai ricchi e sempre più priva di libertà di
insegnamento. Insomma: una scuola sempre più autoritaria e sempre meno libera.
Bisogna riprendere, insegnanti e studenti, la
battaglia scuola per scuola, istituto per istituto, comune per comune! Ma non
basta. Come abbiamo visto nella primavera, non si vince solo nella scuola.
Questo governo autoritario può esser sconfitto solo da un movimento generale.
Bisogna isolare Renzi. Questo governo, infatti, non
colpisce solo la scuola: impone il Jobs Act (licenziamenti, sfruttamenti e
controllo); limita il diritto di sciopero e assemblea; vuole disfare i
contratti nazionali, per abbassare i salari e controllare senza limiti il
lavoro (orari, ritmi, turni).
Per questo dal movimento della scuola, e quindi
anche da noi studenti, deve partire un appello a tutto il mondo del lavoro, a
tutte le organizzazioni sindacali, per la costruzione di un fronte generale di
lotta che sia in grado di esprimere, attraverso una mobilitazione continua e
uno sciopero generale, una vera opposizione contro tutte le politiche
antipopolari e autoritarie del governo.
CONTRO LA “BUONA SCUOLA”! CONTRO IL GOVERNO RENZI!
SOLO LA LOTTA PAGA! COSTRUIAMO L'OPPOSIZIONE!
SOLO LA LOTTA PAGA! COSTRUIAMO L'OPPOSIZIONE!
Partito Comunista dei
Lavoratori - Commissione Scuola e Università