IL
28 GIUGNO TUTTI A ROMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI CLASSE
CONTRO IL
GOVERNO RENZI CONTRO L'UNIONE EUROPEA DEI CAPITALISTI
16
Giugno 2014
Per
il 28 Giugno, a Roma , un fronte unitario di forze politiche e
sindacali della sinistra di ispirazione classista ( PCL, PDCI, PRC,
Rossa, “Il Sindacato è un'altra cosa-Cgil”, USB...) ha indetto
una manifestazione nazionale contro il governo Renzi e le politiche
di austerità italiane ed europee, a difesa del lavoro.
La
manifestazione segnerà l'avvio del Controsemestre europeo operaio e
popolare, a fronte del semestre di Presidenza italiana della UE. Un
semestre che vedrà l'Italia in prima fila nella contrattazione e
gestione delle politiche di austerità sospinte dal capitale
finanziario europeo, contro i lavoratori, i precari, i disoccupati.
Un semestre che vedrà impegnati Renzi e il suo governo a recitare la
parte pubblica dei “riformatori” delle politiche di austerità in
Europa al solo fine di consentirne la continuità in Italia con un
mascheramento populista e truffaldino (v. le 80 Euro.. a carico di
chi le riceve).
Il governo Renzi non è la semplice continuità dei governi precedenti, ma il tentativo di risolvere la lunga paralisi politico istituzionale della borghesia italiana in direzione di uno sbocco reazionario. La torsione “bonapartista” di Renzi, il suo rivolgersi direttamente al “popolo” scavalcando i corpi intermedi, la sua recita di generoso elemosiniere sociale, il suo presentarsi come uomo della “resurrezione dell'Italia nel mondo”, sono la cifra di un populismo di governo che cerca il consenso del “popolo” per governare contro il popolo, ed in particolare contro i lavoratori: sul piano sociale, a partire dall'impatto devastante del decreto Poletti , con l'infamia di contratti a termine senza limiti e tutele. Sul piano politico e istituzionale, con il progetto di un'abnorme legge elettorale truffa e del pieno controllo dell'esecutivo, e di Renzi stesso, sul Parlamento.
Il governo Renzi non è la semplice continuità dei governi precedenti, ma il tentativo di risolvere la lunga paralisi politico istituzionale della borghesia italiana in direzione di uno sbocco reazionario. La torsione “bonapartista” di Renzi, il suo rivolgersi direttamente al “popolo” scavalcando i corpi intermedi, la sua recita di generoso elemosiniere sociale, il suo presentarsi come uomo della “resurrezione dell'Italia nel mondo”, sono la cifra di un populismo di governo che cerca il consenso del “popolo” per governare contro il popolo, ed in particolare contro i lavoratori: sul piano sociale, a partire dall'impatto devastante del decreto Poletti , con l'infamia di contratti a termine senza limiti e tutele. Sul piano politico e istituzionale, con il progetto di un'abnorme legge elettorale truffa e del pieno controllo dell'esecutivo, e di Renzi stesso, sul Parlamento.
La
manifestazione del 28 Giugno è innanzitutto pertanto una
manifestazione contro il governo, le sue misure, i suoi progetti. E
contro la latitanza e/o complicità col governo delle direzioni del
movimento operaio italiano ( in primis della CGIL): che negli anni,
col tradimento dei lavoratori, hanno spianato la strada al populismo
anti operaio sia di governo (Renzi) che di opposizione (Grillo), e
che per di più oggi subiscono contemporaneamente, senza reagire,
l'aggressione al lavoro e la propria stessa umiliazione e
marginalizzazione.
Il
PCL sarà presente in forma organizzata alla manifestazione unitaria
del 28 Giugno, portandovi attivamente le proprie parole d'ordine e
proposte coerentemente anticapitaliste: La centralità della classe
operaia come polo di ricomposizione del blocco sociale alternativo.
La
necessità di una vertenza generale unificante del mondo del lavoro,
dei precari, dei disoccupati, a partire dalla rivendicazione della
riduzione generale dell'orario di lavoro a parità di paga, della
cancellazione del decreto Poletti e di tutte le leggi di
precarizzazione del lavoro, di un salario garantito di almeno 1200
euro netti per i disoccupati che cercano lavoro e per i giovani in
cerca di prima occupazione.
La
necessità di una svolta unitaria e radicale del movimento operaio e
dei diversi movimenti sul terreno delle forme di lotta di massa, al
fine di immettere sul campo la forza materiale di milioni di
salariati e di tutti gli sfruttati.
La necessità di ricondurre l'opposizione al governo Renzi e le battaglie quotidiane di resistenza sociale alla prospettiva di un governo dei lavoratori e delle lavoratrici, basato sulla loro organizzazione e sulla loro forza, quale unica vera alternativa.
La necessità di ricondurre l'opposizione al governo Renzi e le battaglie quotidiane di resistenza sociale alla prospettiva di un governo dei lavoratori e delle lavoratrici, basato sulla loro organizzazione e sulla loro forza, quale unica vera alternativa.
La
necessità di ricondurre l'opposizione di classe in Italia alle lotte
del movimento operaio in Europa , nella prospettiva storica degli
Stati Uniti Socialisti del vecchio continente. Contro le illusioni di
un' ”Europa sociale” capitalistica, e contro le mitologie
“sovraniste” comunque declinate. Perchè in Italia e in tutta
Europa l'alternativa non è fra le monete ma tra le classi; non è
tra euro e monete nazionali, ma tra capitale e lavoro.
CONCENTRAMENTO
PIAZZA DELLA REPUBBLICA, ORE 14,00
PARTITO
COMUNISTA DEI LAVORATORI