SOLO UNA
REPUBBLICA DEI LAVORATORI
PUO'
ESTIRPARE CORRUZIONE E MALAFFARE
Gli stessi
partiti di governo (PDL, PD, UDC) che tutelano gli interessi privati dei propri
mandanti (grandi industrie e banche) incassando i loro profumati finanziamenti,
si nutrono a loro volta di corruzione, malaffare, scandalosi privilegi,
attraverso il saccheggio delle risorse pubbliche.
Corruzione e
privilegi istituzionali sono il prezzo che le stesse classi dominanti pagano ai
propri partiti, in cambio dei loro servizi: sono un costo del proprio dominio.
I Fiorito non sono un incidente di percorso, né la prova di una naturale
“corruzione” dei “politici” in quanto tali: sono la carta d'identità di un
'organizzazione dello Stato e del potere che ha un bisogno fisiologico di
faccendieri e capiclan come collettori di consenso al servizio dei capitalisti
e delle loro politiche di massacro sociale. Sul piano nazionale come a livello
locale.
La seconda
Repubblica annunciata 20 anni fa nel nome della “moralizzazione” della vita
pubblica è dunque fallita proprio sul terreno che aveva evocato. Il Dio mercato
che avrebbe dovuto ripulire “la politica” da clientelismi e ruberie, ha
moltiplicato clientelismi e ruberie proprio attraverso i canali del mercato:
privatizzazioni, esternalizzazioni, edilizia contrattata.. a livello centrale e
periferico. Il sistema elettorale maggioritario, la crisi dei vecchi partiti, l'
americanizzazione della politica borghese, hanno fatto il resto. La truffa
ideologica “federalista” attorno al primato delle Regioni e dei governatorati
ha dato a sua volta copertura alla moltiplicazione periferica dei peggiori
mercimoni.
Ma c'è di
più. Oggi, come 20 anni fa, il discredito pubblico della politica borghese,
viene cavalcato da forze confindustriali e/o populiste in funzione
dell'ennesima operazione trasformista: che nel nome della “moralità della
politica” e della “fine dei privilegi” chiede in realtà il monopolio del
finanziamento privato dei partiti ( già operante da parte di industriali e
banchieri) per liberare nuove risorse pubbliche... a favore dei capitalisti(
incentivi ai profitti delle aziende, riduzioni fiscali alle imprese, sostegno
alle esportazioni come nel caso della Fiat, pagamento del debito pubblico alle
banche..). Mentre ai lavoratori e alla popolazione povera si riserva la mannaia
del fiscal compact contro pensioni, sanità, scuola, prestazioni sociali. Nel
nome del “rigore” e del “risparmio”.
La verità è
che la “Terza Repubblica” che da più parti viene invocata è la riproposizione
aggravata della seconda: una democrazia censitaria al servizio del capitale
finanziario.
Solo una
Repubblica dei lavoratori può restituire moralità alla politica: liberandola
dalla subordinazione a industrie e banche, e dunque dai comitati d'affari al
loro servizio; dando il potere a chi lavora: e dunque erigendo uno Stato a buon
mercato, in cui non esistano privilegi e vitalizi per gli eletti, ma in cui
ogni eletto abbia uno stipendio non superiore a quello di un impiegato e sia
permanentemente revocabile dai propri elettori.
Solo questa
prospettiva anticapitalista e rivoluzionaria può estirpare corruzione e
malaffare.
E' la
prospettiva per cui si batte il PCL: contro i partiti dominanti e contro ogni
(ennesima) truffa populista.
(26 Settembre 2012)
PARTITO
COMUNISTA DEI LAVORATORI