VENEZIA ACTV:
CONTINUARE E RADICALIZZARE LA LOTTA!
Il
piano di riorganizzazione di ACTV per far fronte alle perdite stimate attorno
ai 17 milioni di Euro è un attacco frontale ai diritti e ai salari dei
lavoratori (tagli al personale, aumento dei ritmi di lavoro e pesanti riduzioni
salariali).
Certo,
ACTV è stata duramente colpita dai tagli decisi dalla regione (nell'ambito di
una guerra tra Lega e PD e i rispettivi blocchi di interesse).
Va
tenuto però presente che ACTV può contare su una quantità gigantesca di
introiti garantiti dai milioni di turisti che ogni anno visitano Venezia e che
arrivano a pagare 7 Euro per un biglietto. Basta fare qualche semplice
moltiplicazione per capire che si tratta di cifre da capogiro, decisamente più
che sufficienti a bilanciare sia il maggior costo del servizio che è imposto
dalla particolare conformazione della città sia le perdite del settore
automobilistico sia i minori finanziamenti regionali.
E'
dunque evidente che il surplus derivante dal settore navigazione va a perdersi
da qualche parte...
La
via che proponiamo per uscire da questa situazione, sia chiaro, non è una via
facile, ma è, a nostro avviso, l'unica capace di dare una risposta vera,
l'unica che sappia tutelare gli interessi dei lavoratori (e, con essi, anche
quelli degli utenti).
La
rivendicazione che avanziamo, e che invitiamo i lavoratori ACTV a far propria,
è che
IL SERVIZIO
SIA RI-MUNICIPALIZZATO E
L'AZIENZA POSTA SOTTO
IL CONTROLLO DEI LAVORATORI: I dirigenti di ogni
livello devono essere nominati democraticamente dai lavoratori, il loro mandato
deve essere revocabile in qualsiasi momento e il loro stipendio deve essere
pari a quello di un operaio specializzato.
I
lavoratori ACTV, infatti, fino ad oggi, col proprio senso di responsabilità,
facendo molto più di quanto fosse loro imposto dal contratto di
lavoro, hanno fatto funzionare efficientemente l'azienda, nonostante la
cattiva gestione dei dirigenti e una situazione di carenza d'organico (oggi
evidenziata dallo sciopero bianco).
Non
vi è dubbio che la conseguenza sarebbe una immediata riduzione degli sprechi ed
un aumento dell'efficienza, e questo, chiaramente, permetterebbe di evitare il
preannunciato taglio di personale e la distruzione di diritti e salari.
Non
vi è nemmeno dubbio sul fatto che questa idea non piacerebbe, oltre che agli
attuali dirigenti aziendali, nemmeno al Comune (azionista di maggioranza di
ACTV). Sono i lavoratori a doverglielo imporre, e l'unico mezzo per imporglielo
è la lotta. Lo sciopero bianco è un buon inizio, ma è necessario adottare forme
di lotta più incisive, a partire dall'occupazione dei cantieri, dei depositi e
di tutte le sedi dell'azienda.
Perché questa strategia
possa essere attuata, invitiamo i lavoratori a COSTRUIRE UN PROPRIO
CONSIGLIO UNITARIO in modo da
condurre la lotta con la massima unità e radicalità possibili.
Per un governo dei lavoratori! per il socialismo!
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione Pietro Tresso (Blasco)
Sezione Pietro Tresso (Blasco)
di Venezia