SINISTRA
ANTICAPITALISTA
ENNESIMA RIPROPOSIZIONE DI UNA POSIZIONE POLITICA FALLIMENTARE
(9
Agosto 2013)
Da
qualche tempo, la notizia già era presente nell'aria nell'arcipelago
dell'estrema sinistra, Sinistra Critica si è divisa in due correnti: La fine
dell’avventura di sinistracritica.org (che ha visto da novembre 2012 a oggi una
media di piu di 20.000 visite mensili) coincide in realtà con l’epilogo di una
ben più complessa e coinvolgente avventura, quella dell’organizzazione politica
Sinistra Critica.
Le
motivazioni della scissione di Sinistra Critica sono dovute alle profonde
divergenze strategiche. Una tendenza che da adesso si chiama Solidarietà
Internazionale ha scelto la linea di internità profonda ai movimenti,
raggiungendo in questo ambito politico le schegge dell'autonomia operaia.
L'altra tendenza, denominata Sinistra Anticapitalista, invece rispolvera (se
mai l'avesse abbandonata) la vecchia politica "pablista"(1).
Nell'ultimo comunicato di Sinistra Critica si legge :" Si tratta dell’organizzazione
che ha raccolto, dopo l’espulsione-uscita dal Partito della Rifondazione
comunista, le compagne e i compagni che in quel partito si erano battuti contro
la sua involuzione “governista”, contro la svendita di buona parte dei suoi
valori fondativi, a partire da quello dell’opposizione alla guerra “senza se e
senza ma”.
La
vicenda dell’espulsione dal PRC del senatore Franco Turigliatto, perché si era
rifiutato di sostenere una mozione del governo Prodi che definiva ipocritamente
“missione di pace” la spedizione italiana in Afghanistan, è stato l’atto
conclusivo di una lunga battaglia interna a quel partito, che da allora in poi
è diventata una battaglia anche all’esterno, una battaglia che già allora
voleva tentare di arginare la deriva autodistruttiva della sinistra. La deriva
che l’ha portata alla sua semisparizione attuale.
Prima
di tutto, per igiene politica, va ricordato che il compagno Turigliatto, al
contrario di quanto viene scritto nell'ultimo testo di Sinistra Critica, ha
svolto una politica conforme, in maniere intermittente, alla svolta governista
del PRC . Fino alla fine (2006/8) ha sostenuto lo stesso governo con ben 23
fiduce tra cui il voto al primo rifinanziamento delle missioni militari. Dunque
oggi come allora siamo di fronte ad un abbaglio politico: nessuna opposizione
netta al governo Prodi è stata fatta da parte di Turigliatto .
Ma
andiamo avanti, perchè Sinistra Critica di allora sostenne il governo Prodi?
La
risposta è semplice: questa organizzazione ha un metodo sbagliato che viene da
molto lontano.
Alla
fine degli anni 40, con l'ascesa di Pablo tra le file del movimento trotskysta,
la Quarta Internazionale definiva centrista la politica della Jugoslavia di
Tito e definiva lo stato Jugoslavo come stato operaio (senza deformazioni burocratiche).
Questa scelta non solo portò all'esplosione della Quarta Internazionale, ma
veicolò tra i maggiori dirigenti trotskysti di allora, tra cui Maitan, padre
politico di Turigliatto, la politica dell'opportunismo.
Nel
1951 Pablo divenne segretario della Quarta Internazionale e i
"trotskysti" iniziarono a cedere al movimento stalinista. Pablo era
convinto che la situazione economica, sociale e politica mondiale avrebbe
presto portato verso una nuova guerra mondiale e che le organizzazioni
staliniste, sotto pressione delle masse, avrebbero assunto una posizione
rivoluzionaria. Questo portò, in modo antileninista, alla rinuncia da parte dei
militanti della Quarta alla costruzione di partiti comunisti rivoluzionari
indipendenti e li obbligò a svolgere il ruolo di "consiglieri di
sinistra" alle dirigenze staliniste : il cosiddetto entrismo sui generis
(l'entrismo nelle organizzazioni centriste o riformiste, come teorizzato da
Lenin e da Trotsky, per loro non era più tattico ma diveniva strategico all'infinito).
Gli
esempi dell'inclinazione opportunista dei dirigenti della Quarta Internazionale
sono moltissi: da Tito, Bevan, Mao, Nasser, Ben Bellà per non parlare di
Posadas o LLSP (2) . Questo denota la non volontà di costruire, come vorrebbe la
tradizione leninista, un partito indipendente rivoluzionario basato sul
trotskysmo conseguente.
In
Italia i GCR (3) poi LCR (4) percorsero lo stesso sentiero della loro
organizzazione internazionale.
Nel
1968 il i GCR embrione della futura Sinistra Anticapitalisa fece una compagna
politica a sostegno del gruppo del "Manifesto" che decise allora di
presentarsi alle elezioni. Glissando sul risultato elettorale, poco importante,
i CGR non fecero nessun distinguo politico all'interno del gruppo del
Manifesto, non fecero nessuna critica all'ascendente politico del Manfesto
(Maoisti)... Insomma si adattarono agli eventi, politica che da sempre ha
caratterizzato questa organizzazione.
In
seguito la Quarta Internazionale in Italia, o meglio il suo gruppo dirigente
maggioritario, ebbe delle minoranze coerenti come quella della T.L. guidata da
Grisolia e Ferrando ora fondatori del PCL e quella di R. Massari T.M.R., mentre
la maggioranza continuò in modo lineare a tirare la giacca ad altri dirigenti
esterni al movimento trotskysta , come ad esempio Ingrao, con la speranza che
essi costruissero per loro il partito rivoluzionario. Negli anni 80 Turigliatto
sostenne dall'esterno DP sino al 1989 anno in cui entrò integralmente a farne
parte (quindi non si oppose ad un'organizzazione centrista).
Nel
1991 il gruppo di Turigliatto entra nel PRC e dal 1998 entra a far parte della
maggioranza bertinottiana di partito. La folgorazione nei confronti di
Bertinotti fu forte: finalmente Turigliatto e Maitan avevo trovato chi
incarnava le proprie volontà. Costruire un partito rivoluzionario tramite
l'aggregazioni senza principi. Nel 2002 a celebrare questo idillio ci pensa
Turigliatto con un testo scritto su Bandiera Rossa (organo di stampa della
corrente di Turigliatto) intitolato La svolta necessaria del V congresso (PRC)
:" questo rilancio di Rifondazione e la ricerca di un nuovo paradigma
rivoluzionario apre scenari inediti e nuove possibilità al partito sia in
Italia che in Europa; si tratta di una scelta necessaria e obbligata, senza la
quale il partito navigherebbe a vista entro un orizzonte riformista che la
condurre a un inevitabile declino, quello vissuto dalla maggior parte dei
partiti comunisti europei."
Niente
di più profetico... Rifondazione è implosa proprio grazie alla politica tanto
agognata da Turigliatto il quale ne è stato protoganista e vittima. Non
esistono scorciatoie per costruire partiti rivoluzionari, per farlo bisogna
avere pazienza e idee chiare, aggettivi che mancano al gruppo dirigente di
Sinistra Anticapitalista.
Oggi
di fronte all'ennismo scivolone Sinistra Anticapitalista ha trovato il suo
nuovo Ingrao o se vogliamo Bertinotti: Giorgio Cremaschi. Sinistra
Anticapitalista a mo' di mantra politico si muove sugli stessi passi che
sin'ora hanno portato solo sconfitte: costruire un partito rivoluzionario con
chi ha un'esperienza politica fuori dai paradigmi rivoluzionari. L'esperienza
di Ross@ diretta da G. Cremaschi è la sommatoria di neo stalinisti,
revisionisti del trotskysmo e singoli insofferenti. Questa esperienza non può
essere l'alternativa di classe alla tragedia sociale che stiamo vivendo.
Mettere insieme lo "chavismo", la rivoluzione a tappe con la la
rivoluzione permanente è una cosa senza senso. Per questo ci rivolgiamo alla
base dei e delle compagn@ di Sinistra Anticapitalista affinchè scelgano di
costruire con noi il PCL, l'unica vera chance per la lotta di classe.
NOTE
1:
Michel Raptis, pseudonimo Pablo, fu agli inizi degli anni 50 segretario della
Quarta, fu anche teorico della tattica di entrismo sui generis
2:
LLSP Partito trotskista di Cylon che subì, nel corso degli anii, una
degenerazione verso destra sostenendo governo borghesi.
3:
GCR : Gruppi Comunisti Rivoluzionari, organizzazione trotskysta che praticava
l'entrismo nel PCI
4:
Lega Comunista Rivoluzionaria : nome dell'organizzazione trotskysta dopo la
fine del periodo entrista nel PCI
PARTITO
COMUNISTA DEI LAVORATORI