LA “NUOVA MAGGIORANZA” CONTRO I LAVORATORI
Il
frodatore fiscale Berlusconi ha conosciuto una sconfitta politica e
si prepara ai domiciliari. Bene. Ma non è un giorno di festa per i
lavoratori. Un immutato governo Letta Alfano rivendica la stabilità
politica in funzione della stabilità della rapina: tagli sociali,
privatizzazioni, regalie ai profitti. Quelle che Letta stesso in
Parlamento ha chiamato “riforme dolorose”. La stessa sconfitta di
Berlusconi verrà utilizzata per rafforzare la governabilità anti
operaia. Non a caso il primo voto di fiducia è venuto dalla Borsa,
da Confindustria, dalle banche. Quanto alla “nuova maggioranza”
che sostiene il governo e che il PD rivendica non è affatto “più
avanzata” o “più onesta”: si fonda sui faccendieri di
Comunione e Liberazione (Formigoni), su cattolici integralisti e
reazionari come Giovanardi, su avanguardie antioperaie come Sacconi.
La differenza è che non ha più l'alibi dello “stato di necessità”
evocato in precedenza per giustificare l'alleanza con Berlusconi. E'
una scelta politica del PD e di Napolitano, benedetta dai Vescovi e
dall'Unione europea, in funzione degli interessi generali del
capitale finanziario.
La
passività subalterna delle sinistre politiche e sindacali - a partire
dalla burocrazia CGIL- ha consentito che gli avversari dei lavoratori
ricomponessero, contro i lavoratori, la propria unità di governo.
L'alternativa
non è certo quella di Grillo e Casaleggio, che si battono per un
regime plebiscitario senza sindacato e senza partiti, per tagliare
pensioni e lavoro a vantaggio dei padroni.
Solo il rilancio di un'opposizione di classe, radicale e di massa, alle classi dominanti e al loro governo - per la sua cacciata- può aprire dal basso un scenario politico nuovo: nella prospettiva di un'alternativa dei lavoratori, quale unica vera alternativa.
Solo il rilancio di un'opposizione di classe, radicale e di massa, alle classi dominanti e al loro governo - per la sua cacciata- può aprire dal basso un scenario politico nuovo: nella prospettiva di un'alternativa dei lavoratori, quale unica vera alternativa.
3
Ottobre 2013
MARCO
FERRANDO, portavoce nazionale