CHI VINCE CON RENZI ?
Un
anno fa il Corriere della Sera descriveva così l'ambiente raccoltosi
attorno a Renzi in una serata dedicata alla raccolta fondi per il
sostegno alle sue primarie: “..Capitani d'azienda, banchieri,
consulenti finanziari e colletti bianche di vario genere.. E diversi
portafogli interessanti: il numero uno di Deutsche bank, il
presidente di Lazard e di Allianz Italia, l'amministratore delegato
di Amplifon.. giovani manager di Mediobanca..”.
La
descrizione pecca per difetto. Ma è indicativa. Renzi si candidava
da anni a rappresentare il riferimento politico di una borghesia
scalpitante, desiderosa di una rappresentanza giovane, spregiudicata,
ancor più aggressiva contro lavoratori e diritti sindacali, e al
tempo stesso capace di procurarle un consenso sociale più vasto per
continuare la politica di rapina. Quale migliore rappresentanza che
un populista confindustriale?
La
vittoria di Renzi alle primarie del PD è anche una vittoria di
quell'ambiente sociale, non solo di un sindaco rampante. Larga parte
del popolo della sinistra che l'ha votato non lo sa. Nè sospetta che
proprio il suo voto sarà utilizzato come legittimazione popolare di
una prospettiva politica anti operaia. Ma la funzione delle primarie
è esattamente questa:dare una rappresentazione fintamente
“democratica”e popolare ad un'operazione di segno opposto.