DICHIARAZIONE INTERNAZIONALE DEI PARTITI E MOVIMENTI DELLA SINISTRA
23 Maggio 2014
Dichiarazione
internazionale dei partiti e movimenti della Sinistra
I
drammatici eventi in Ucraina occupano il centro della politica
mondiale e determineranno sicuramente in maniera decisiva gli
sviluppi non solo della regione e dell’intera Europa, ma il futuro
dell’umanità in generale.
Come
marxisti e rivoluzionari internazionalisti, e quindi come veri
umanisti nella pratica, rivolgiamo la nostra più profonda
preoccupazione e solidarietà nei confronti del popolo ucraino e
condividiamo le sue sofferenze e perdite. La tragedia del popolo
ucraino sta crescendo sulla scia della guerra nell’Ucraina
sud-orientale, del massacro di Odessa del 2 maggio, e degli
assassinii durante la pacifica manifestazione del popolo di Mariupol
nella Giornata della Vittoria Antifascista del 9 maggio.
Tre
sono i nostri compiti urgenti: 1) fermare la guerra, 2) sconfiggere
il risorgente fascismo, e 3) creare le condizioni per cui il popolo
dell’Ucraina sia in grado di risolvere la crisi indipendentemente
da ogni intervento straniero e decidere da sé il proprio presente e
futuro.
Da
questa prospettiva facciamo appello a tutti i popoli del mondo e a
tutti i partiti della Sinistra e al movimento dei lavoratori e a
tutti i movimenti di emancipazione sociale, ai gruppi di difesa dei
diritti umani ecc. a mobilitarsi e chiedere che:
1.
Le “elezioni” del 25 maggio in Ucraina, viste le attuali
condizioni, siano annullate. Non porteranno ad una soluzione ma ad
una esacerbazione della crisi nel tentativo di fornire una facciata
legittima ad un regime antipopolare. Se queste “elezioni”
fraudolente avranno luogo, ci appelliamo al loro boicottaggio.
2.
Tutte le operazioni militari da parte di Kiev sull’intero
territorio dell’Ucraina e nelle appena costituite repubbliche
popolari del Donetsk e Lugansk devo essere immediatamente fermate.
3.
Gli Stati Uniti d’America e l’Unione Europea devono
immediatamente e incondizionatamente smettere d’intervenire negli
affari interni dell’Ucraina.
4.
Gli Stati Uniti d’America e l’Unione Europea devono abbandonare
tutti i piani di espansione della NATO in Europa Orientale come pure
la brigantesca “Partnership Orientale,” tentativi di trasformare
questa regione in una colonia economica e in un’area di antagonismi
geopolitici, e devono liquidare tutte le basi militari.
5.
L’Ucraina non deve essere trasformata in un protettorato dell’UE.
6.
Il pacchetto di “aiuti” del FMI all’Ucraina, connesso alle
misure antipopolari che porterebbero ad un’ulteriore povertà e
miseria per il popolo ucraino, devono essere respinto e il debito
estero del paese deve essere rimborsato da quei politicanti e uomini
d’affari la cui politica l’ha in primo luogo creato.
7.
Ogni sostegno politico, militare, diplomatico o finanziario alla
criminale alleanza degli oligarchi e dei nazisti che sta conducendo
una guerra contro il loro stesso popolo deve essere interrotto.
L’attuale illegale “governo provvisorio” deve dimettersi.
8.
La volontà del popolo espressasi nei referendum del Donetsk e
Lugansk l’11 maggio 2014 deve essere riconosciuta immediatamente.
Inoltre
consideriamo necessario:
1.
Sciogliere immediatamente la Rada Suprema e sostituire essa e le
altre istituzioni borghesi con nuove istituzioni nazionali create da
un congresso nazionale e consistenti in dei Consigli dei lavoratori e
nei loro comitati esecutivi a livello locale, regionale e nazionale,
compreso in tutte le imprese. Solo allora, sotto le condizioni del
diritto di revoca dei deputati da parte di coloro che li hanno
eletti, ci sarebbero condizioni tali che gli operai e gli altri
lavoratori sarebbero in grado di definire democraticamente il destino
del paese.
2.
Ammettere ad un referendum una nuova costituzione dell’Ucraina che
garantisca a tutto il popolo d’Ucraina senza alcuna eccezione i
diritti sociali, culturali e ogni altro diritto umano, compreso il
diritto a parlare la propria lingua madre.
3.
Portare a termine la trasformazione dell’economia su nuove basi
sociali attraverso la confisca senza indennizzo e sotto il controllo
dei lavoratori di tutta la ricchezza sociale di cui si sono
appropriati gli oligarchi in Ucraina occidentale e orientale.
È
nostra opinione che la prospettiva di un’Ucraina socialista,
indipendente, unita, senza oligarchie e burocrati, nel quadro di
un’unificazione socialista dell’Europa, sia il solo cammino
storico e la necessaria via d’uscita dall’attuale tragica
impasse.
18
maggio 2014
Firmatari:
Savas Michael-Matsas, a nome dell’EEK, Greece
Sungur Savran, a nome del DIP, Turkey
Mikhail Konashev, co-presidente AMO-Leningrad, Russia
Tatiana Filimonova, Petersburg, Russia.
Said Gafourov, economista, giornalista (Pravda), Moscow, Russia
Matyas Benyik, membro del consiglio della Karl Marx Society, Presidente di ATTAC Hungary
Ana Bazac, Professore, University of Bucharest, Romania
Dr. Elizabeth A. Bowman, Presidente, Center for Global Justice, San Miguel de Allende, Mexico
Dr. Robert V. Stone, Professore Emerito, Long Island University, New York, New York
Bertell Ollman, Professore , Dept. of Politics, NYU, USA.
Mitchel Cohen, Brooklyn Greens/Green Party, e co-fondatore (1969) del Red Balloon Collective, USA
Jeremy Lester, filosofo politico, direttore di Counter-Hegemony, Britain
Roberto Yépez y José Capitán, a nome di Opción Obrera, CRCI, Venezuela
Osvaldo Coggiola, Professor of the University of Sao Paulo, membro del Comitato Nazionale dell’ University Professors National Union of Brazil
Yuri Bobrov, comunista , Russia
Dimitris Mizaras, a nome della Marxist Workers League (MTL), Finland
Calliope Rigopoulou, Professore, University of Athens, Greece
Giagkos Andreadis, Professore, Panteion University, Athens, Greece
Yannis Stefanakis , visual artist, direttore dell’ art journal Neo Epipedo, Greece
Artermis Kardoulaki, direttore di NEA THS TEXNHS ( Art News), Greece
Marco Ferrando e Franco Grisolia per il Partito Comunista dei Lavoratori, Italia
David Epstein, professore, Dr. of Economics, Russia
Tamas Krausz, storico, Eotvos Lorand University, Budapest, Hungary
Yuri Sakhin, “Against the Current', Ukraine
Davis Dzhokhadze, Marxist filosofo, Moscow, Russia
Monika Karbowska, militante of the Anticapitalist Left, Poland
Dr Ewa Groszewska, sociologa, Anticapitalist Left, Poland
Savas Michael-Matsas, a nome dell’EEK, Greece
Sungur Savran, a nome del DIP, Turkey
Mikhail Konashev, co-presidente AMO-Leningrad, Russia
Tatiana Filimonova, Petersburg, Russia.
Said Gafourov, economista, giornalista (Pravda), Moscow, Russia
Matyas Benyik, membro del consiglio della Karl Marx Society, Presidente di ATTAC Hungary
Ana Bazac, Professore, University of Bucharest, Romania
Dr. Elizabeth A. Bowman, Presidente, Center for Global Justice, San Miguel de Allende, Mexico
Dr. Robert V. Stone, Professore Emerito, Long Island University, New York, New York
Bertell Ollman, Professore , Dept. of Politics, NYU, USA.
Mitchel Cohen, Brooklyn Greens/Green Party, e co-fondatore (1969) del Red Balloon Collective, USA
Jeremy Lester, filosofo politico, direttore di Counter-Hegemony, Britain
Roberto Yépez y José Capitán, a nome di Opción Obrera, CRCI, Venezuela
Osvaldo Coggiola, Professor of the University of Sao Paulo, membro del Comitato Nazionale dell’ University Professors National Union of Brazil
Yuri Bobrov, comunista , Russia
Dimitris Mizaras, a nome della Marxist Workers League (MTL), Finland
Calliope Rigopoulou, Professore, University of Athens, Greece
Giagkos Andreadis, Professore, Panteion University, Athens, Greece
Yannis Stefanakis , visual artist, direttore dell’ art journal Neo Epipedo, Greece
Artermis Kardoulaki, direttore di NEA THS TEXNHS ( Art News), Greece
Marco Ferrando e Franco Grisolia per il Partito Comunista dei Lavoratori, Italia
David Epstein, professore, Dr. of Economics, Russia
Tamas Krausz, storico, Eotvos Lorand University, Budapest, Hungary
Yuri Sakhin, “Against the Current', Ukraine
Davis Dzhokhadze, Marxist filosofo, Moscow, Russia
Monika Karbowska, militante of the Anticapitalist Left, Poland
Dr Ewa Groszewska, sociologa, Anticapitalist Left, Poland