giovedì 29 maggio 2014

DICHIARAZIONE INTERNAZIONALE DEI PARTITI E MOVIMENTI DELLA SINISTRA 

Ungheria23 Maggio 2014
Dichiarazione internazionale dei partiti e movimenti della Sinistra
I drammatici eventi in Ucraina occupano il centro della politica mondiale e determineranno sicuramente in maniera decisiva gli sviluppi non solo della regione e dell’intera Europa, ma il futuro dell’umanità in generale.
Come marxisti e rivoluzionari internazionalisti, e quindi come veri umanisti nella pratica, rivolgiamo la nostra più profonda preoccupazione e solidarietà nei confronti del popolo ucraino e condividiamo le sue sofferenze e perdite. La tragedia del popolo ucraino sta crescendo sulla scia della guerra nell’Ucraina sud-orientale, del massacro di Odessa del 2 maggio, e degli assassinii durante la pacifica manifestazione del popolo di Mariupol nella Giornata della Vittoria Antifascista del 9 maggio.
Tre sono i nostri compiti urgenti: 1) fermare la guerra, 2) sconfiggere il risorgente fascismo, e 3) creare le condizioni per cui il popolo dell’Ucraina sia in grado di risolvere la crisi indipendentemente da ogni intervento straniero e decidere da sé il proprio presente e futuro.
Da questa prospettiva facciamo appello a tutti i popoli del mondo e a tutti i partiti della Sinistra e al movimento dei lavoratori e a tutti i movimenti di emancipazione sociale, ai gruppi di difesa dei diritti umani ecc. a mobilitarsi e chiedere che:
1. Le “elezioni” del 25 maggio in Ucraina, viste le attuali condizioni, siano annullate. Non porteranno ad una soluzione ma ad una esacerbazione della crisi nel tentativo di fornire una facciata legittima ad un regime antipopolare. Se queste “elezioni” fraudolente avranno luogo, ci appelliamo al loro boicottaggio.
2. Tutte le operazioni militari da parte di Kiev sull’intero territorio dell’Ucraina e nelle appena costituite repubbliche popolari del Donetsk e Lugansk devo essere immediatamente fermate.
3. Gli Stati Uniti d’America e l’Unione Europea devono immediatamente e incondizionatamente smettere d’intervenire negli affari interni dell’Ucraina.
4. Gli Stati Uniti d’America e l’Unione Europea devono abbandonare tutti i piani di espansione della NATO in Europa Orientale come pure la brigantesca “Partnership Orientale,” tentativi di trasformare questa regione in una colonia economica e in un’area di antagonismi geopolitici, e devono liquidare tutte le basi militari.
5. L’Ucraina non deve essere trasformata in un protettorato dell’UE.
6. Il pacchetto di “aiuti” del FMI all’Ucraina, connesso alle misure antipopolari che porterebbero ad un’ulteriore povertà e miseria per il popolo ucraino, devono essere respinto e il debito estero del paese deve essere rimborsato da quei politicanti e uomini d’affari la cui politica l’ha in primo luogo creato.
7. Ogni sostegno politico, militare, diplomatico o finanziario alla criminale alleanza degli oligarchi e dei nazisti che sta conducendo una guerra contro il loro stesso popolo deve essere interrotto. L’attuale illegale “governo provvisorio” deve dimettersi.
8. La volontà del popolo espressasi nei referendum del Donetsk e Lugansk l’11 maggio 2014 deve essere riconosciuta immediatamente.
Inoltre consideriamo necessario:
1. Sciogliere immediatamente la Rada Suprema e sostituire essa e le altre istituzioni borghesi con nuove istituzioni nazionali create da un congresso nazionale e consistenti in dei Consigli dei lavoratori e nei loro comitati esecutivi a livello locale, regionale e nazionale, compreso in tutte le imprese. Solo allora, sotto le condizioni del diritto di revoca dei deputati da parte di coloro che li hanno eletti, ci sarebbero condizioni tali che gli operai e gli altri lavoratori sarebbero in grado di definire democraticamente il destino del paese.
2. Ammettere ad un referendum una nuova costituzione dell’Ucraina che garantisca a tutto il popolo d’Ucraina senza alcuna eccezione i diritti sociali, culturali e ogni altro diritto umano, compreso il diritto a parlare la propria lingua madre.
3. Portare a termine la trasformazione dell’economia su nuove basi sociali attraverso la confisca senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori di tutta la ricchezza sociale di cui si sono appropriati gli oligarchi in Ucraina occidentale e orientale.
È nostra opinione che la prospettiva di un’Ucraina socialista, indipendente, unita, senza oligarchie e burocrati, nel quadro di un’unificazione socialista dell’Europa, sia il solo cammino storico e la necessaria via d’uscita dall’attuale tragica impasse.
18 maggio 2014
Firmatari:

Savas Michael-Matsas, a nome dell’EEK, Greece

Sungur Savran, a nome del DIP, Turkey

Mikhail Konashev, co-presidente AMO-Leningrad, Russia

Tatiana Filimonova, Petersburg, Russia.

Said Gafourov, economista, giornalista (Pravda), Moscow, Russia

Matyas Benyik, membro del consiglio della Karl Marx Society, Presidente di ATTAC Hungary

Ana Bazac, Professore, University of Bucharest, Romania

Dr. Elizabeth A. Bowman, Presidente, Center for Global Justice, San Miguel de Allende, Mexico

Dr. Robert V. Stone, Professore Emerito, Long Island University, New York, New York

Bertell Ollman, Professore , Dept. of Politics, NYU, USA.

Mitchel Cohen, Brooklyn Greens/Green Party, e co-fondatore (1969) del Red Balloon Collective, USA

Jeremy Lester, filosofo politico, direttore di Counter-Hegemony, Britain

Roberto Yépez y José Capitán, a nome di Opción Obrera, CRCI, Venezuela

Osvaldo Coggiola, Professor of the University of Sao Paulo, membro del Comitato Nazionale dell’ University Professors National Union of Brazil

Yuri Bobrov, comunista , Russia

Dimitris Mizaras, a nome della Marxist Workers League (MTL), Finland

Calliope Rigopoulou, Professore, University of Athens, Greece

Giagkos Andreadis, Professore, Panteion University, Athens, Greece

Yannis Stefanakis , visual artist, direttore dell’ art journal Neo Epipedo, Greece

Artermis Kardoulaki, direttore di NEA THS TEXNHS ( Art News), Greece

Marco Ferrando e Franco Grisolia per il Partito Comunista dei Lavoratori, Italia

David Epstein, professore, Dr. of Economics, Russia

Tamas Krausz, storico, Eotvos Lorand University, Budapest, Hungary

Yuri Sakhin, “Against the Current', Ukraine

Davis Dzhokhadze, Marxist filosofo, Moscow, Russia

Monika Karbowska, militante of the Anticapitalist Left, Poland

Dr Ewa Groszewska, sociologa, Anticapitalist Left, Poland
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI