BARBARA
SPINELLI E TSIPRAS: SOTTO I RISVOLTI COMICI LA LEZIONE SERIA DEI
FATTI.
Il
clamoroso dietrofront di Barbara Spinelli nel suo eremo di Parigi,
con la scelta di prendersi il seggio nel Parlamento europeo ,
conferma una volta di più l'equivoco della Lista Tsipras. Ma
soprattutto la responsabilità dei gruppi dirigenti di quelle
sinistre italiane che in quella operazione si sono imboscate.
Certo,
c'è anche un aspetto di malcostume politico personale un pò
imbarazzante nella vicenda: il rinnegamento della promessa solenne di
rinunciare al seggio, grazie alla quale Spinelli aveva ottenuto il
ruolo di capolista in più circoscrizioni (e dunque di fatto
l'elezione); la gestione elitaria della propria candidatura e la
comunicazione mail del proprio“ripensamento”, alla faccia della
favola della“democrazia partecipata” e degli ingenui che vi hanno
creduto; il peso che sul ripensamento pare abbia avuto la promessa di
una sua candidatura alla vicepresidenza del Parlamento Europeo, nel
classico mercimonio di piccole ambizioni.
LA
LOGICA POLITICA DI UNA SCELTA NON SOLO “INDIVIDUALE”
Ma
nessuno di questi aspetti investe, se non di riflesso, il nodo
centrale delle responsabilità politiche.
Barbara
Spinelli non è una figura fra le altre. Nè è solo la portavoce
pubblica della lista Tsipras, e per molti aspetti la sua unica figura
riconoscibile. E' l'espressione di un cenacolo intellettuale liberal
progressista, in parte legato al giornale borghese Repubblica, che ha
concepito sin dall'inizio l'operazione Tsipras come strumento di
costruzione di un proprio soggetto politico, della propria egemonia
politica, intellettuale, rappresentativa, su ciò che resta della
sinistra italiana: puntando apertamente a dissolverla nei suoi
assetti residui, per ricomporla sotto le proprie ali. Le ali di un
soggetto “democratico”, “civico”, di “cittadini
progressisti”, estraneo al movimento operaio e al suo corpo
sociale, nemico politico e culturale di ogni suo partito. Perchè
ogni partito della sinistra sarebbe in quanto tale un insidia al
ruolo egemone dell' intellettualità democratica” illuminata.
Il
“ripensamento” di Barbara Spinelli è inseparabile da questo
progetto. Con la scelta di Spinelli, la rappresentanza istituzionale
maggioritaria della lista Tsipras in Europa è nelle mani di due
editorialisti di Repubblica. Un fatto che pesa e peserà su
gestione,equilibri, rappresentanza pubblica dell'operazione Tsipras
in Italia. Non a caso il ripensamento è stato incoraggiato da tutto
il giro intellettuale liberal progressista raccoltosi attorno a
Spinelli. Altro che scelta “individuale”.
LA
RESPONSABILITA' POLITICA DEI GRUPPI DIRIGENTI DELLA SINISTRA.
Ma
qui sta la responsabilità politica decisiva dei gruppi dirigenti
della sinistra (SEL e PRC).
Reduci da una lunga storia di compromissioni politiche e governative con gli avversari dei lavoratori; responsabili per questa via della distruzione progressiva di larga parte della sinistra negli ultimi 20 anni, quei gruppi dirigenti hanno subordinato ciò che resta della sinistra stessa alle ambizioni di un ambiente intellettuale che le è avversario o estraneo. Hanno prestato i propri partiti ad una operazione mirata a distruggerli. Hanno offerto la manovalanza ai banchetti di migliaia di attivisti di partito , indispensabili per la raccolta firme, a un piccolo raggruppamento di editorialisti liberal che non rappresentava nulla. Ma che ha potuto far leva sullo sgabello offerto per cercare di costruirsi un futuro politico in proprio, contro la sinistra italiana
Reduci da una lunga storia di compromissioni politiche e governative con gli avversari dei lavoratori; responsabili per questa via della distruzione progressiva di larga parte della sinistra negli ultimi 20 anni, quei gruppi dirigenti hanno subordinato ciò che resta della sinistra stessa alle ambizioni di un ambiente intellettuale che le è avversario o estraneo. Hanno prestato i propri partiti ad una operazione mirata a distruggerli. Hanno offerto la manovalanza ai banchetti di migliaia di attivisti di partito , indispensabili per la raccolta firme, a un piccolo raggruppamento di editorialisti liberal che non rappresentava nulla. Ma che ha potuto far leva sullo sgabello offerto per cercare di costruirsi un futuro politico in proprio, contro la sinistra italiana
SEL
è la prima vittima dell'operazione. Ma il PRC non ha ragione di
ridere.
I
gruppi dirigenti di SEL raccolgono quello che hanno seminato. Vendola
ha usato l'autobus Tsipras per congelare le contraddizioni interne a
SEL, e poi riaprire a urne chiuse la relazione col PD, col quale è
abbracciato nelle giunte di due terzi d'Italia. Ma il pegno promesso
al partito era l'eletto. La sua caduta per mano di Spinelli,
precipita SEL in una guerra interna, potenzialmente distruttiva. La
truffa di SEL ai danni di tanti elettori di Tsipras ( che han votato
contro Renzi, non per Renzi) si somma alla truffa operata da Spinelli
ai danni di SEL. Il conto per Vendola sarà salato.
Ma
Paolo Ferrero che “solidarizza con Spinelli”(!) in ragione della
salvezza della propria eletta, finge di non vedere il prezzo
dell'avventura in cui ha cacciato il PRC. La costituente della “
Altra Italia” che Spinelli e Maltese rivendicano, non è l'”unità
della sinistra” italiana, ma il suo virtuale scioglimento. Il
coordinamento nazionale dei comitati Tsipras che essi propongono è
la via per costruirsi una propria base d'appoggio che aggiri le
formazioni organizzate della sinistra e ne marginalizzi ruolo e
presenze. L'assemblearismo locale- senza strutture, responsabilità,
organizzazione- è solo la legittimazione “democratica” del
comando nazionale del gruppo intellettuale cui la sinistra ha
consegnato le chiavi dell'operazione. Che farà ora il PRC, dopo aver
bruciato i ponti alle proprie spalle, e aver incensato..Barbara
Spinelli? La discussione che si è aperta all'interno del PRC sullo
scioglimento o meno del partito (con tanto di questionario nazionale)
è di per sé eloquente. La soddisfazione per le pene di SEL durerà
poco. Il diavolo fa le pentole non i coperchi.
IL
RUOLO SPREGIUDICATO DEL SEGRETARIO DI SYRIZA
Infine
è straordinario che nessuno tocchi il ruolo sacrale di Tsipras,
segretario di Syriza, nella vicenda italiana.
Tsipras
ha concorso al cosiddetto ripensamento di Spinelli, con una lettera
che nessuno ha letto ma che nessuno ha smentito. Perchè lo ha fatto?
Non poteva esser pago della compagna già eletta del PRC? No. Tsipras
gioca in grande nel Parlamento Europeo. Ha bisogno di candidature
spendibili nel negoziato istituzionale continentale, dentro il suo
gioco di pressione esterna sul PSE. Barbara Spinelli, figlia di
Altiero, è figura ideale per una vicepresidenza del Parlamento. E
una vicepresidenza del Parlamento è a sua volta una postazione utile
per le relazioni col PSE. In questo gioco, Tsipras è giunto a
chiedere.. la presidenza di Junker a capo della Commissione Europea,
in quanto “candidato più votato” e dunque ”unico legittimo”.
Non è uno scherzo. E' quanto Tsipras ha argomentato a lungo in una
intervista a Le Monde (Venerdì 6 Giugno, pag.4). Ed è la ragione
per cui Spinelli, a ruota, ha firmato un appello europeo per..la
Presidenza Junker assieme a Bini Smaghi e ad altri improponibili
esponenti del capitalismo europeo (salvo ritirare la firma il giorno
dopo, per evitare polemiche aggiuntive nel giorno stesso del proprio
ripensamento). Ma perchè Tsipras e Spinelli contro ogni apparente
logica sono tanto sensibili alla causa di... Junker alla testa della
C.E.? Perchè pensano che una Presidenza Junker possa più facilmente
favorire un riequilibrio istituzionale compensativo con la
vicepresidenza Spinelli al Parlamento U.E.. Ora tutto è più chiaro.
Ma
perchè non spiegarlo ai militanti del PRC e di SEL?
E
siamo ancora all'inizio dello psico Tsipras...
Tutti
i fatti, grandi e piccoli, confermano una lezione di fondo. Non vi
sarà resurrezione della sinistra italiana, se non contro la piaga
del trasformismo e delle menzogne. Non vi sarà resurrezione della
sinistra italiana se non attorno ai principi e al programma del
marxismo rivoluzionario. Gli unici che possano fondare coerenza e
trasparenza tra le fila dei lavoratori e degli sfruttati. Gli unici
che possano costruire un futuro.
9
Giugno 2014