giovedì 12 giugno 2014

BARBARA SPINELLI E TSIPRAS: SOTTO I RISVOLTI COMICI LA LEZIONE SERIA DEI FATTI.
Il clamoroso dietrofront di Barbara Spinelli nel suo eremo di Parigi, con la scelta di prendersi il seggio nel Parlamento europeo , conferma una volta di più l'equivoco della Lista Tsipras. Ma soprattutto la responsabilità dei gruppi dirigenti di quelle sinistre italiane che in quella operazione si sono imboscate.
Certo, c'è anche un aspetto di malcostume politico personale un pò imbarazzante nella vicenda: il rinnegamento della promessa solenne di rinunciare al seggio, grazie alla quale Spinelli aveva ottenuto il ruolo di capolista in più circoscrizioni (e dunque di fatto l'elezione); la gestione elitaria della propria candidatura e la comunicazione mail del proprio“ripensamento”, alla faccia della favola della“democrazia partecipata” e degli ingenui che vi hanno creduto; il peso che sul ripensamento pare abbia avuto la promessa di una sua candidatura alla vicepresidenza del Parlamento Europeo, nel classico mercimonio di piccole ambizioni.
LA LOGICA POLITICA DI UNA SCELTA NON SOLO “INDIVIDUALE”
Ma nessuno di questi aspetti investe, se non di riflesso, il nodo centrale delle responsabilità politiche.
Barbara Spinelli non è una figura fra le altre. Nè è solo la portavoce pubblica della lista Tsipras, e per molti aspetti la sua unica figura riconoscibile. E' l'espressione di un cenacolo intellettuale liberal progressista, in parte legato al giornale borghese Repubblica, che ha concepito sin dall'inizio l'operazione Tsipras come strumento di costruzione di un proprio soggetto politico, della propria egemonia politica, intellettuale, rappresentativa, su ciò che resta della sinistra italiana: puntando apertamente a dissolverla nei suoi assetti residui, per ricomporla sotto le proprie ali. Le ali di un soggetto “democratico”, “civico”, di “cittadini progressisti”, estraneo al movimento operaio e al suo corpo sociale, nemico politico e culturale di ogni suo partito. Perchè ogni partito della sinistra sarebbe in quanto tale un insidia al ruolo egemone dell' intellettualità democratica” illuminata.
Il “ripensamento” di Barbara Spinelli è inseparabile da questo progetto. Con la scelta di Spinelli, la rappresentanza istituzionale maggioritaria della lista Tsipras in Europa è nelle mani di due editorialisti di Repubblica. Un fatto che pesa e peserà su gestione,equilibri, rappresentanza pubblica dell'operazione Tsipras in Italia. Non a caso il ripensamento è stato incoraggiato da tutto il giro intellettuale liberal progressista raccoltosi attorno a Spinelli. Altro che scelta “individuale”.
LA RESPONSABILITA' POLITICA DEI GRUPPI DIRIGENTI DELLA SINISTRA.
Ma qui sta la responsabilità politica decisiva dei gruppi dirigenti della sinistra (SEL e PRC).
Reduci da una lunga storia di compromissioni politiche e governative con gli avversari dei lavoratori; responsabili per questa via della distruzione progressiva di larga parte della sinistra negli ultimi 20 anni, quei gruppi dirigenti hanno subordinato ciò che resta della sinistra stessa alle ambizioni di un ambiente intellettuale che le è avversario o estraneo. Hanno prestato i propri partiti ad una operazione mirata a distruggerli. Hanno offerto la manovalanza ai banchetti di migliaia di attivisti di partito , indispensabili per la raccolta firme, a un piccolo raggruppamento di editorialisti liberal che non rappresentava nulla. Ma che ha potuto far leva sullo sgabello offerto per cercare di costruirsi un futuro politico in proprio, contro la sinistra italiana
SEL è la prima vittima dell'operazione. Ma il PRC non ha ragione di ridere.
I gruppi dirigenti di SEL raccolgono quello che hanno seminato. Vendola ha usato l'autobus Tsipras per congelare le contraddizioni interne a SEL, e poi riaprire a urne chiuse la relazione col PD, col quale è abbracciato nelle giunte di due terzi d'Italia. Ma il pegno promesso al partito era l'eletto. La sua caduta per mano di Spinelli, precipita SEL in una guerra interna, potenzialmente distruttiva. La truffa di SEL ai danni di tanti elettori di Tsipras ( che han votato contro Renzi, non per Renzi) si somma alla truffa operata da Spinelli ai danni di SEL. Il conto per Vendola sarà salato.
Ma Paolo Ferrero che “solidarizza con Spinelli”(!) in ragione della salvezza della propria eletta, finge di non vedere il prezzo dell'avventura in cui ha cacciato il PRC. La costituente della “ Altra Italia” che Spinelli e Maltese rivendicano, non è l'”unità della sinistra” italiana, ma il suo virtuale scioglimento. Il coordinamento nazionale dei comitati Tsipras che essi propongono è la via per costruirsi una propria base d'appoggio che aggiri le formazioni organizzate della sinistra e ne marginalizzi ruolo e presenze. L'assemblearismo locale- senza strutture, responsabilità, organizzazione- è solo la legittimazione “democratica” del comando nazionale del gruppo intellettuale cui la sinistra ha consegnato le chiavi dell'operazione. Che farà ora il PRC, dopo aver bruciato i ponti alle proprie spalle, e aver incensato..Barbara Spinelli? La discussione che si è aperta all'interno del PRC sullo scioglimento o meno del partito (con tanto di questionario nazionale) è di per sé eloquente. La soddisfazione per le pene di SEL durerà poco. Il diavolo fa le pentole non i coperchi.
IL RUOLO SPREGIUDICATO DEL SEGRETARIO DI SYRIZA
Infine è straordinario che nessuno tocchi il ruolo sacrale di Tsipras, segretario di Syriza, nella vicenda italiana.
Tsipras ha concorso al cosiddetto ripensamento di Spinelli, con una lettera che nessuno ha letto ma che nessuno ha smentito. Perchè lo ha fatto? Non poteva esser pago della compagna già eletta del PRC? No. Tsipras gioca in grande nel Parlamento Europeo. Ha bisogno di candidature spendibili nel negoziato istituzionale continentale, dentro il suo gioco di pressione esterna sul PSE. Barbara Spinelli, figlia di Altiero, è figura ideale per una vicepresidenza del Parlamento. E una vicepresidenza del Parlamento è a sua volta una postazione utile per le relazioni col PSE. In questo gioco, Tsipras è giunto a chiedere.. la presidenza di Junker a capo della Commissione Europea, in quanto “candidato più votato” e dunque ”unico legittimo”. Non è uno scherzo. E' quanto Tsipras ha argomentato a lungo in una intervista a Le Monde (Venerdì 6 Giugno, pag.4). Ed è la ragione per cui Spinelli, a ruota, ha firmato un appello europeo per..la Presidenza Junker assieme a Bini Smaghi e ad altri improponibili esponenti del capitalismo europeo (salvo ritirare la firma il giorno dopo, per evitare polemiche aggiuntive nel giorno stesso del proprio ripensamento). Ma perchè Tsipras e Spinelli contro ogni apparente logica sono tanto sensibili alla causa di... Junker alla testa della C.E.? Perchè pensano che una Presidenza Junker possa più facilmente favorire un riequilibrio istituzionale compensativo con la vicepresidenza Spinelli al Parlamento U.E.. Ora tutto è più chiaro.
Ma perchè non spiegarlo ai militanti del PRC e di SEL?
E siamo ancora all'inizio dello psico Tsipras...
Tutti i fatti, grandi e piccoli, confermano una lezione di fondo. Non vi sarà resurrezione della sinistra italiana, se non contro la piaga del trasformismo e delle menzogne. Non vi sarà resurrezione della sinistra italiana se non attorno ai principi e al programma del marxismo rivoluzionario. Gli unici che possano fondare coerenza e trasparenza tra le fila dei lavoratori e degli sfruttati. Gli unici che possano costruire un futuro.

9 Giugno 2014

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI