MANIFESTAZIONE A ROMA, SABATO 28 GIUGNO 2014
Il volantino del PCL
CONTRO
L’UE CAPITALISTA,
PER
GLI STATI UNITI SOCIALISTI D’EUROPA
Contro
i reazionari Casaleggio, Grillo e Berlusconi.
Per
una alternativa rivoluzionaria dei lavoratori
Il
governo Renzi non è la semplice continuità dei governi precedenti,
ma il tentativo di risolvere la lunga paralisi politico istituzionale
della borghesia italiana in direzione di uno sbocco reazionario. La
torsione “bonapartista” di Renzi, il suo rivolgersi direttamente
al “popolo”, la sua recita di generoso elemosiniere sociale, il
suo presentarsi come uomo della “resurrezione dell'Italia nel
mondo”, sono la cifra di un populismo di governo che cerca il
consenso del “popolo” per governare contro il popolo, ed in
particolare contro i lavoratori: sul piano sociale, a partire
dall'impatto devastante del decreto Poletti, con l'infamia di
contratti a termine senza limiti e tutele; sul piano politico, con il
progetto di un'abnorme legge elettorale truffa e del pieno controllo
dell'esecutivo, e di Renzi stesso, sul Parlamento.
Questa
manifestazione è innanzitutto pertanto una manifestazione contro il
governo, le sue misure, i suoi progetti. E contro la latitanza e/o
complicità col governo delle direzioni del movimento operaio
italiano (in primis della CGIL): che negli anni, col tradimento dei
lavoratori, hanno spianato la strada al populismo antioperaio sia di
governo (Renzi) che di opposizione (Grillo) e che per di più oggi
subiscono contemporaneamente, senza reagire, l'aggressione al lavoro,
oltre che la propria stessa umiliazione e marginalizzazione.
Il PCL
è oggi presente a questa importante manifestazione che finalmente
ridà una centralità a forze politiche e sindacali del movimento
operaio, portandovi attivamente le proprie parole d'ordine e proposte
coerentemente anticapitaliste:
- La centralità della classe operaia come polo di ricomposizione del blocco sociale alternativo.
- Una vertenza generale unificante del mondo del lavoro, dei precari, dei disoccupati, a partire dalla rivendicazione della riduzione generale dell'orario di lavoro a parità di paga (scala mobile delle ore di lavoro), della cancellazione del decreto Poletti e di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro, di un salario garantito di almeno 1200 euro netti per i disoccupati che cercano lavoro e per i giovani in cerca di prima occupazione.
- Una svolta unitaria e radicale del movimento operaio e dei diversi movimenti sul terreno della lotta di massa, portando in campo la forza di milioni di salariati e di tutti gli sfruttati.
- Ricondurre l'opposizione al governo Renzi e le battaglie quotidiane di resistenza sociale alla prospettiva di un governo dei lavoratori e delle lavoratrici, basato sulla loro organizzazione e sulla loro forza, quale unica vera alternativa.
- Ricondurre l'opposizione di classe in Italia alle lotte del movimento operaio in Europa, nella prospettiva storica degli Stati Uniti Socialisti del vecchio continente. Contro le illusioni di un'”Europa sociale” capitalistica e contro le mitologie “sovraniste” comunque declinate. Perchè in Italia e in tutta Europa l'alternativa non è fra le monete ma tra le classi; non è tra euro e monete nazionali, ma tra capitale e lavoro.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI