sabato 21 giugno 2014

RENZI IMBARCA UNA PARTE DI SEL


18 Giugno 2014
La decisione a maggioranza dei gruppi parlamentari di Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) di votare il decreto truffa degli “80 Euro” significa una cosa sola: SEL sale sul carro di Renzi. Un populista di governo, aspirante Bonaparte, mette all'incasso la propria vittoria elettorale cooptando un pezzo della sinistra italiana, o di ciò che ne resta. Centinaia di migliaia di elettori che su indicazione di SEL hanno votato Tsipras - interpretando quel voto come opposizione a Renzi - si trovano iscritti al governo Renzi per mano di SEL: partito decisivo per la presentazione della lista e per il quorum. Il trasformismo di lungo corso dei gruppi dirigenti della sinistra italiana ha commesso l'ennesimo delitto politico.
Tanto più colpisce il merito della scelta. Le 80 euro, già messe sul conto di chi le ha ricevute, sono solo servite a mascherare un nuovo salto drammatico della precarizzazione del lavoro ( Decreto Poletti), e un progetto reazionario di riforma istituzionale senza precedenti nel dopo guerra. Chi ha votato il decreto del governo ha coperto agli occhi dei lavoratori un'operazione complessiva diretta contro di loro e contro gli stessi principi democratici. Per di più nel momento stesso in cui tutta la borghesia applaude Renzi e la sua aggressione al lavoro; nel momento stesso in cui Renzi umilia i dissensi interni al PD e schiaffeggia pubblicamente la CGIL. E' una vergogna.
Non siamo stupiti. E' accaduto ciò che avevamo previsto e denunciato. Da gruppi dirigenti che in varie vesti votarono “unitariamente” (Vendola, Ferrero, Diliberto, Rizzo..) due governi Prodi, e con essi pacchetto Treu, privatizzazioni, tagli sociali e missioni di guerra, non ci aspettavamo di certo il rispetto dei principi e degli interessi di classe (almeno di quella operaia).
Ci aspettiamo invece che i militanti migliori e più coscienti di quel mondo si liberino definitivamente dei gruppi dirigenti della disfatta. Costruiamola insieme la sinistra che non tradisce: costruiamo insieme il Partito Comunista dei Lavoratori.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI