LA
TAGLIOLA DI RENZI, LA RECITA DI GRILLO
SOLO
IL MOVIMENTO OPERAIO PUO' SPEZZARE LA MORSA REAZIONARIA.
25 Luglio 2014
La
“tagliola”di Renzi contro gli ostruzionismi parlamentari si sposa
con la natura reazionaria della riforma istituzionale da lui
promossa. Una riforma che mira a rafforzare enormemente il potere
dell'esecutivo sul Parlamento, a consentire una stabile governabilità
della rapina sociale, a celebrare Renzi stesso quale aspirante
Bonaparte.
In
sette mesi le sinistre politiche e sindacali non hanno promosso una
sola mobilitazione di contrasto di questo progetto reazionario. Le
attuali lacrime di coccodrillo dei dirigenti di SEL, proni al PD in
tutta Italia, e oggi umiliati dal PD, sono la misura di un fallimento
senza ritorno. Il fatto che a riprendersi lo spazio di “difensore”
(ipocrita) della “democrazia costituzionale” sia un comico
reazionario che vuole abolire partiti e sindacati- per realizzare una
Repubblica plebiscitaria via web- misura una volta di più il vuoto
prodotto a sinistra e i suoi rischi.
Solo
una ripresa dell'opposizione sociale e di massa del movimento operaio
può scompaginare le carte della politica italiana. Solo la rottura
di classe con i populismi reazionari di governo ( Renzi) e di
opposizione (Grillo) può favorire questa ripresa. Solo una svolta
radicale di lotta sociale può erigere un argine sullo stesso terreno
democratico.
Il
nuovo autunno dei sacrifici che si annuncia, e innanzitutto lo
scontro sulla scuola, saranno il primo banco di prova “sociale”per
il governo Renzi; ma anche del movimento operaio contro il renzismo.