martedì 22 luglio 2014

MANIFESTAZIONE A VICENZA A SOSTEGNO DELLA RESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE, CONTRO L'AGGRESSIONE ISRAELIANA
palroma

VICENZA, VENERDI' 25 LUGLIO 2014 
ORE 18,30

Il PCL del Veneto sarà presente alla manifestazione e invita lavoratori e lavoratrici, nativi e migranti, a partecipare in massa! 

FUORI DA GAZA LE TRUPPE COLONIALI DEL SIONISMO.

SOSTEGNO ALLA RESISTENZA ARMATA CONTRO LE TRUPPE D'OCCUPAZIONE.

PER UNA GUERRA DI POPOLO CONTRO L'OCCUPANTE.

VIA LO STATO D'ISRAELE.

PER UNA PALESTINA UNITA, DEMOCRATICA, SOCIALISTA.

21 Luglio 2014
Lo Stato Sionista non solo pratica il terrore indiscriminato contro i palestinesi, ma lo rivendica impunemente agli occhi del mondo. Le “democratiche” diplomazie dell'occidente non solo giustificano lo Stato assassino, ma lo armano.
I giornali borghesi “progressisti” che ovunque spiegano a chi subisce la violenza le virtù morali della “non violenza”, offrono oggi il meglio della propria “equilibrata” ipocrisia: recitando insieme il dolore per le vittime e la comprensione per i carnefici, entrambi invitati alla “moderazione”.
I governi arabi, vecchi e nuovi, cercano solo di star fuori dalla mischia, per tutelare la propria sopravvivenza all'ombra del sionismo: cui offrono, a futura memoria, collaborazione e buon vicinato.
Intanto un astuto populista vestito di bianco e chiamato “Papa” dichiara con gli occhi rivolti al cielo che “è difficile giudicare ogni volta ciò che è bene e ciò che è male”, assolvendo così il crimine in corso nel nome dell'onnipresenza del “peccato”.
Di fronte a questo cinico immondezzaio, politico e morale, è vergognoso il balbettio delle sinistre riformiste, in Italia e in Europa. Tutte a invocare la “pace” nel nome della soluzione truffa “due popoli due Stati”: la stessa bandiera impugnata formalmente dalle classi dominanti di tutto il mondo, per legittimare lo status quo in Palestina. Uno Stato sionista padrone di tutto (terra, acqua, armi) e un popolo palestinese espropriato di tutto; cui, nel migliore dei casi, si offre generosamente la possibilità di chiamare “Stato” il proprio fazzoletto di prigione, a cielo aperto, in cambio del riconoscimento dei propri carcerieri e dei loro bombardieri.
I Palestinesi, oggi più che mai, non hanno amici tra le potenze della terra. Nè tra i loro complici. Nè tra le sinistre loro asservite. Possono contare solo sulle proprie forze, e sulla forza del popolo arabo. Unendo l'eroica resistenza armata con la sollevazione popolare di massa. Lo sciopero generale di oggi nei territori occupati di Gaza e Cisgiordania sia solo l'inizio. Si levi una nuova grande intifada. Le truppe sioniste d'occupazione siano circondate da un popolo in armi.
ANP e Hamas hanno entrambe paura dell'armamento del popolo, conoscendo l' impopolarità dei propri privilegi e/o delle proprie compromissioni e temendo per il proprio potere. Il lancio propagandistico a vuoto di razzi innocui è molto più rassicurante anche per loro. Perchè il loro scopo vero non è la liberazione del popolo palestinese ma la conservazione della propria nicchia di potere (dorata e/o oppressiva) su quel popolo.
Ma la verità è che solo una grande mobilitazione di popolo armata può alzare una diga, ampliare le perdite dell'occupante sionista, trasformare ogni vicolo e ogni casa in un punto di resistenza e di fuoco contro i soldati israeliani e le bande armate di coloni. Solo così è possibile richiamare la più ampia mobilitazione del popolo arabo in tutta la Palestina occupata, e al di fuori di essa. Solo così è possibile spingere all'azione di massa la parte araba oppressa della popolazione israeliana e favorire contraddizioni e fratture nello stesso campo operaio e popolare ebraico. Solo così si può richiamare la più vasta mobilitazione internazionale a sostegno dei palestinesi e aprire un varco nel muro del terrore.
IL PCL non si limita alla solidarietà coi palestinesi contro i loro aguzzini. A fianco delle forze migliori della resistenza palestinese, rivendica una nuova grande intifada in tutta la Palestina e in terra araba. Per la distruzione rivoluzionaria dello Stato Sionista. Per una Palestina libera, democratica, laica, socialista!
In ogni presidio e manifestazione a favore dei palestinesi porteremo questa parola d'ordine rivoluzionaria. Non è l'ora della “pace” con gli oppressori sionisti. E' l'ora della guerra di popolo: l'unica che può portare pace agli oppressi.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI