SCIOPERO GENERALE - 12 DICEMBRE 2014
ADESIONE
A SCIOPERO E MANIFESTAZIONI DEL 12 DICEMBRE PER UNA SVOLTA RADICALE E
UNITARIA DI LOTTA CONTRO IL GOVERNO RENZI
10
Dicembre 2014
Il
PCL aderisce e partecipa allo sciopero generale del 12 Dicembre e
alle relative manifestazioni territoriali, portando in esse le
proprie posizioni e proposte.
Lo
sciopero generale del 12 Dicembre si pone dentro lo scontro aperto
fra il governo Renzi e il movimento operaio e sindacale. Milioni di
lavoratori e lavoratrici del settore pubblico e privato sciopereranno
contro un governo reazionario, a vocazione bonapartista, che attacca
frontalmente i diritti elementari del lavoro, irride i sindacati,
persegue un disegno di riforma elettorale e istituzionale senza
precedenti per la sua gravità nella storia della Repubblica.
Il
fatto che lo sciopero generale sia contro un governo imperniato sul
PD, come mai in passato, carica di fatto di un significato politico
particolare la giornata del 12 Dicembre, al di là dei limiti
profondi della sua impostazione.
Per
la stessa ragione lo sciopero indetto da CGIL e UIL è del tutto
insufficiente a mutare i rapporti di forza, tanto più a fronte di un
governo che tira dritto, con estrema arroganza, contro il movimento
operaio. CGIL e UIL perseguono una linea di pura “pressione”
sull'esecutivo in funzione dell'apertura del “dialogo”. E' una
linea miope, del tutto inadeguata rispetto alla gravità
dell'attacco, di fatto subalterna ad una pura logica emendativa,
incapace di fermare l'aggressione al lavoro e di produrre risultati.
E'
necessario che il 12 Dicembre dia il via ad una svolta profonda del
movimento operaio e sindacale: una svolta di lotta unitaria e
radicale che metta in campo un'azione di massa prolungata, realmente
mirata a cambiare i rapporti di forza, fermare il governo, piegare le
sue resistenze, creare le condizioni di un'alternativa vera. A questo
fine occorre contrapporre alla determinazione reazionaria del
renzismo una determinazione uguale e contraria del movimento operaio.
Occorre contrapporre la forza alla forza.
-
Si convochi una assemblea nazionale di delegati eletti di tutte le
categorie del mondo del lavoro.
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Si definisca una piattaforma di lotta unificante che risponda
unicamente alle ragioni sociali dei lavoratori, precari, disoccupati.
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Si promuova su quella piattaforma una vera vertenza generale capace
di aggregare attorno alla classe operaia tutti i settori oppressi
della società.
-
Si sviluppi una azione di lotta prolungata in tutto il paese a
sostegno di questa vertenza, con l'occupazione delle aziende che
licenziano, il loro coordinamento nazionale, la creazione di una
cassa nazionale di resistenza.
Solo
questa svolta unitaria e radicale di lotta può realmente sconfiggere
il governo Renzi.
Facciamo
appello a tutte le sinistre, politiche, sindacali, di movimento, per
il più ampio fronte unico di lotta contro il governo Renzi, e per un
salto radicale della mobilitazione in corso.
Il PCL porterà nei
luoghi di lavoro e in tutte le piazze d'Italia questa proposta di
svolta.
PARTITO
COMUNISTA DEI LAVORATORI