FASCISMO
ISLAMICO E ISLAMOFOBIA
8 Gennaio 2015
La
strage di Parigi è un crimine atroce compiuto dall'integralismo
panislamista. Non è un generico atto di terrorismo indiscriminato.
E' un'azione terrorista che ha una precisa matrice politica: quella
del fascismo islamico, probabilmente Al Qaeda. La concorrenza fra Al
Qaeda e Isis nella conquista dell'egemonia all'interno del campo
islamico integralista può sospingere la corsa al rialzo negli atti
di terrore. Entrambe le organizzazioni cercano di presentarsi anche
per questa via, l'una contro l'altra, come il riferimento egemone
della “guerra santa”.
La campagna reazionaria
islamofoba che si sta sviluppando in Europa, a seguito della strage
di Parigi è nauseante. Le forze populiste reazionarie impegnate a
cavalcare da tempo l'emergenza migranti, cercano di trarre ulteriore
vantaggio dall'accaduto, alimentando cinicamente paura e isteria. Non
solo in Francia con Le Pen ma anche in Germania con l'emergente
Pegica. La coalizione delle democrazie imperialiste, impegnate a
sostenere le ragioni “democratiche” del proprio intervento
militare in Medio oriente, cercano di presentarsi come custodi della
“civiltà” contro la barbarie, dando vita a nuove
militarizzazioni di quartiere e caccia alle streghe. Giornalacci
reazionari come Libero scrivono in prima pagina a caratteri cubitali
“Questo è l'Islam”, riesumando la peggiore Fallaci e lanciando
una autentica crociata nel nome della “cristianità”. La Lega di
Salvini inzuppa il pane in questa brodaglia rancida. I migranti in
generale, i migranti arabi in particolare, rischiano di pagare tutto
questo con più pesanti vessazioni, soprusi, umiliazioni.
Siamo con tutte le
nostre forze contro il fascismo islamico, in Medio oriente come in
Europa. Ma lo siamo da un versante opposto a quello dei reazionari e
degli imperialisti.
Siamo da marxisti
contro tutte le religioni. Ogni religione ha un fondamento
irrazionale. In ogni religione c'è un elemento totalitario. Nella
Bibbia dell'antico Testamento si leggono versi non meno violenti e
sanguinari che nel Corano. Ma la nostra battaglia culturale contro
ogni religione si coniuga col rispetto totale della libertà di fede
nel rifiuto di ogni criminalizzazione dei credenti. I diritti della
libertà di fede sono incondizionati. Abbiamo difeso in Egitto la
comunità cristiana quando era aggredita dai Fratelli Musulmani, e
così abbiamo fatto coi cristiani arabi minacciati e trucidati
dall'Isis. Allo stesso modo difendiamo il diritto dei migranti
musulmani in Europa e delle loro comunità contro le minacce
indiscriminate che oggi subiscono.
Siamo per la libertà
di critica e di satira, incondizionatamente. La pretesa di escludere
la religione dal campo della satira è una pretesa reazionaria. Sia
quando rivendica l'intangibilità di Maometto. Sia quando rivendica
l'intangibilità di Gesù, della Croce, o addirittura del Papa. La
difesa della libertà di religione si sposa con la difesa della
libertà di critica della religione. Che è anche la nostra libertà.
Lo spettacolo di chi denuncia l'integralismo islamico dopo aver
difeso l'integralismo cristiano rivela una ipocrisia rivoltante.
Siamo per la
distruzione delle organizzazioni fasciste di ogni fede. Il fascismo è
la peste per il movimento operaio e per le libertà democratiche. Sia
quando veste i panni islamici dell'Isis o di Al Qaeda, sia quando
indossa le vesti cristiane di Forza Nuova. Ogni tentativo dei
fascisti “cristiani”di cavalcare l'islamofobia va doppiamente
respinta e frontalmente attaccata.
Respingiamo il
tentativo di scaricare sui migranti i crimini del fascismo islamico.
I migranti già pagano il costo terribile della fuga dalla fame,
dalle dittature, e dalle guerre. Oggi anche dalle guerre condotte
dall'Isis, come in Siria e in Irak. Il fatto che debbano pagare anche
qui, con nuove vessazioni, il prezzo dei crimini del fascismo
islamico è doppiamente inaccettabile. Siamo per la difesa di tutti i
migranti, arabi e cristiani, del loro diritto alla vita e alla
libertà di fede. Ogni loro criminalizzazione diventa oltretutto il
brodo di coltura ideale per il fascismo islamico e la sua azione di
reclutamento.
Neghiamo
all'imperialismo “democratico” ogni credibilità nella sua veste
di cacciatore del terrorismo islamista. La montagna di guerre
coloniali, genocidi, torture, condotte dall'imperialismo ( e dal
sionismo) nella nazione araba e in Medio oriente , con la frequente
connivenza subalterna delle sinistre occidentali, ha rappresentato
alla lunga il principale trampolino di lancio, di reclutamento, di
influenza, del fascismo islamico.
Solo il movimento
operaio e le masse oppresse, in Europa, come in terra araba, possono
sconfiggere il fascismo islamico. Ma lo possono fare solo in
contrapposizione all'imperialismo, solo lottando per un'alternativa
socialista alla barbarie del capitalismo: del capitalismo
occidentale, come del capitalismo arabo saudita e del nuovo Califfato
di Al Baghdadi. La prima frontiera della lotta al terrorismo fascista
di Parigi si trova a Kobane, fra i combattenti kurdi, come nelle
forze migliori della rivoluzione siriana.
PARTITO
COMUNISTA DEI LAVORATORI