domenica 20 settembre 2015

BOLOGNA: CORTEO DI SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALISTA AI MIGRANTI
20 Settembre 2015
Il PCL è a fianco dei lavoratori italiani e immigrati per la massima unità nella lotta di classe: il partito è sceso ieri in piazza a Bologna nel corteo indetto dal SI Cobas per manifestare una solidarietà classista e internazionalista ai migranti in fuga dalla miseria e dalla guerra causate dalle politiche delle potenze imperialiste, Italia e Unione Europea in primis. 
In piazza Maggiore, a fine corteo, sono intervenuti i compagni Marceca e Doro, portando il saluto del Partito e dell'Opposizione CGIL: continuare la lotta per un sindacato di classe e per una politica anticapitalista e rivoluzionaria, in Italia come in Medio Oriente e nel mondo!
Nel corso della manifestazione è stato distribuito il seguente volantino, seguono le foto del corteo.
STOP ALLA TRAGEDIA DEI MIGRANTI PER UNA POLITICA INTERNAZIONALISTA E RIVOLUZIONARIA
Il Partito Comunista dei Lavoratori  aderisce alla manifestazione nazionale indetta dal S.I. Cobas per sostenere le ragioni dei migranti e dei profughi che sono giunti e che stanno giungendo nel Paesi dell’Unione europea.
La cosiddetta “emergenza profughi” non è un problema umanitario a seguito di una catastrofe naturale, ma la conseguenza diretta di fenomeni politici che chiamano in causa direttamente il cosiddetto Occidente. La fuga dalla guerra e dalla povertà è figlia diretta delle politiche dei paesi capitalistici, dell’imperialismo, dei paesi europei (concretizzandosi con veri e propri interventi militari anche da parte dell’Italia come in Libia, con i brillanti risultati oggi evidenti a tutti), del colonialismo e della guerra permanente perseguiti dallo stato sionista israeliano che oggi è di fatto un alleato militari indiretto dell’Isis. La stessa distinzione che i governi Ue vogliono imporre tra profughi di guerra e migranti per motivi economici rispecchia in pieno il classismo borghese a cui si ispirano le varie scelte di politica estera.
Il PCL rigetta ogni approccio “buonista e solidare”, ma rilancia la necessità di una politica internazionale rivoluzionaria che ponga il tema della fine dei conflitti e il rovesciamento dei regimi attuali per una transizione verso una Federazione laica e socialista del Medio Oriente, in un quadro in cui venga riconosciuto al popolo curdo il pieno diritto all’autodeterminazione.
Dall’altro versante deve essere lanciata una vera e propria battaglia contro il razzismo istituzionale dei regimi di destra ed estrema destra dei paesi dell’Est Europa – Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca; così come contro la campagna di odio della Lega Nord e dei suoi alleati fascisti che ancora una volta tentano di distogliere il proletariato dall’attenzione ai suoi nemici naturali (la borghesia, il suo stato e i suoi governi) per portarli sul terreno della più becera xenofobia.
Solo un governo dei lavoratori, in ogni paese e su scala europea, può seriamente affrontare la tragedia migratoria, sconfiggere il razzismo e il fascismo, nell’interesse degli sfruttati. Solo una politica radicalmente anticapitalistica e rivoluzionaria su scala internazionale può sconfiggere il fascismo teocratico, riconoscere i diritti all’autodeterminazione del popolo curdo, liberare la Palestina dal sionismo a favore di uno stato laico binazionale.

Partito Comunista dei Lavoratori - Per la Quarta Internazionale
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