venerdì 26 marzo 2010

VOTA E LOTTA PER UNA VERA SINISTRA ANTICAPITALISTA!


IL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI SCENDE IN CAMPO CON I LAVORATORI E LE LAVORATRICI PER SEGNARE LA LORO AUTONOMA PRESENZA!

Il Partito Comunista dei Lavoratori partecipa alle elezioni comunali di Venezia col preciso obiettivo di segnare la presenza di un punto di vista di classe autonomo e alternativo: quello dei lavoratori e delle lavoratrici, nativi e migranti, dei giovani precari e dei disoccupati; rispetto alle due formazioni che si contendono la difesa degli interessi della ricca borghesia veneziana, la destra di Brunetta e il centrosinistra di Orsoni. Questo tanto più di fronte alla subalternità, ancora una volta, della sinistra riformista (Federazione della sinistra e Sinistra ecologia libertà) agli interessi forti del centro borghese e liberale (Pd e IdV) e della Curia (Udc e CL).
La crisi capitalistica coinvolge nel nostro territorio migliaia di imprese dell’industria, dell’edilizia, dell’artigianato, del commercio, del turismo, dei servizi: la grande (rischiano la chiusura Vinyls Italia, l'Alcoa e Nuova Pansac, mentre altre fabbriche sono state chiuse nell'anno appena trascorso, Dow Chemical, Nuova Sirma, Montefibre), la media e la piccola impresa. A Venezia si contano a migliaia i lavoratori in cassa integrazione, mentre giornalmente aumentano i licenziamenti. I primi ad essere stati colpiti sono stati i lavoratori precari e migranti: questi, per effetto del Pacchetto sicurezza di Maroni, oltre al lavoro perdono anche il permesso di soggiorno, rischiando la clandestinità e il carcere.
Le privatizzazioni ormai investono sempre più la sanità, la scuola e i servizi sociali. Dopo di Cacciari, Brunetta vuole completare l'opera privatizzando i trasporti, l'acqua potabile, il patrimonio abitativo comunale e le case dell'Ater.

Il PCL difende la sanità pubblica universale e gratuita; si batte per il potenziamento pubblico e gratuito dei servizi sanitari, scolastici e sociali (asilo nido comunali, servizi per i lavoratori pensionati).

Il PCL si batte per il diritto alla casa, sostiene i comitati di lotta e propone un piano di esproprio delle case sfitte e del patrimonio immobiliare ecclesiastico.

Il PCL si batte contro l'ennesimo scempio del territorio (Quadrante di Tessera, Mose, Inceneritore di Fusina, cementificazione del Lido, Mestre e Marghera) a tutto beneficio degli speculatori.

Il PCL contro l'ondata razzista e xenofoba sostiene la lotta dei lavoratori migranti, per l'estensione dei diritti civili, sindacali e politici.

Il PCL sostiene il movimento di liberazione della donna, si batte contro l'ingerenza oscurantista del vaticano e propone l'estensione della rete di consultori.

Il PCL si batte per il blocco immediato dei licenziamenti, la difesa dell’articolo 18, la difesa dei salari dei diritti e delle tutele; contrasta la precarietà e il principio della “discontinuità lavorativa”, per il mantenimento dei livelli occupazionali nelle imprese d'appalto e in tutti i settori produttivi.

PCL di fronte agli effetti della crisi capitalistica propone la nazionalizzazione, senza indennizzo e sotto controllo operaio, delle imprese che chiudono e licenziano.


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