mercoledì 19 gennaio 2011

MERCOLEDI' 26 GENNAIO ORE 20:30 Assemblea pubblica sulla situazione politica e sociale in Tunisia e nel Maghreb


La rivoluzione tunisina ha conosciuto la sua prima vittoria. Ora è necessario che non si arresti, continui fino allo smantellamento di tutte le istituzioni della dittatura: dalla convocazione di una vera assemblea costituente al necessario sviluppo di strutture di potere operaio e popolare.
La liberazione dei lavoratori e delle masse popolari tunisine dalla fame e dallo sfruttamento è infatti possibile solo con uno sviluppo permanente della rivoluzione: dagli obbiettivi democratici a quelli sociali di liberazione dal capitale imperialistico e dal suo partner minore, la borghesia tunisina, che la dittatura di Ben Alì e il suo partito (Raggruppamento costituzionale democratico ) rappresentava e rappresenta.
Una Tunisia realmente libera può essere solo una Tunisia socialista in cui il potere sia nelle mani dei consigli (o comitati) di lavoratori, contadini e masse povere delle città e delle campagne.
Il nuovo governo tunisino di unità nazionale, sostenuto dall’imperialismo, rappresenta la continuazione del sistema di potere capitalistico e di sfruttamento semicoloniale del Paese; contro questo governo borghese, a cui si sono associati i partiti socialdemocratici e riformisti, è necessario mantenere la ferma opposizione e l'indipendenza politica ed organizzativa dei lavoratori, del sindacato e del movimento di lotta popolare.
L'unica reale alternativa per i disoccupati, i lavoratori e le masse oppresse dei paesi del Maghreb è rappresentata da un governo operaio e delle masse popolari a Tunisi ed Algeri, nella prospettiva degli Stati Uniti Socialisti Arabi. Per questo è necessario costruire le sezioni nazionali della Quarta Internazionale rifondata.

APRIAMO IL DIBATTITO CON ESPONENTI DELLA SINISTRA TUNISINA E DEL MAGHREB
MERCOLEDI' 26 GENNAIO, ORE 20,30
Mestre, via San Donà 178
(presso Associazione Pietro Tresso)
Fermata del tram Pineta
per info pclvenezia@yahoo.it