sabato 15 gennaio 2011

PRESIDIO SOLIDARIETA' CON RIVOLTA NEI PAESI DEL MAGHREB (TUNISIA E ALGERIA)

Nel pomeriggio di venerdi 14 Gennaio 2011 in Piazza Antenore, davanti la Prefettura di Padova, si è svolto un presidio contro la repressione e in solidarietà dei lavoratori e delle masse popolari del Maghreb (Tunisia e Algeria).

Al presidio erano presenti la FIOM CGIL di Padova, la Federazione della Sinistra e il Partito Comunista dei Lavoratori.

Intanto arrivava la notizia del Colpo di Stato in Tunisia che destituiva il Presidente Zine El Abidine Ben Ali, mentre i militari assumevano il controllo del Paese, il potere veniva assunto dal premier Mohamed Ghannouchi fino a nuove elezioni.

A questa notizia alcuni immigrati arabi e tunisini incontrati nel corso del volantinaggio esprimevano la necessita che se ne vadano tutti! "Que se vayan todos!", il grido di lotta argentino del 19 dicembre 2001 poi diffusosi in tutto il mondo!

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Il PCL presente con una propria delegazione ha distribuito il seguente volantino

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SOSTENIAMO LE LOTTE DEI LAVORATORI E DELLE MASSE POPOLARI DEL MAGHREB

SOSTENIAMO LA RIVOLTA POPOLARE IN ALGERIA E TUNISIA


Il Partito comunista dei lavoratori, esprime il pieno sostegno alla rivolta popolare in atto in Algeria e Tunisia. Grandi masse di giovani arabi si stanno ribellando non solo al carovita, ma alla propria condizione sociale di sfruttati, precari, disoccupati. Una condizione tanto più intollerabile a fronte del lusso delle proprie borghesie nazionali e del carattere reazionario e corrotto dei regimi politici dominanti.

Un’intera generazione di giovani algerini e tunisini è infatti privata di ogni futuro: condannata o alla disoccupazione e alla marginalità di strada, o al supersfruttamento praticato da tante aziende europee- italiane in testa- a caccia di manodopera a basso costo con cui ricattare in patria i “propri” lavoratori . Oltretutto i giovani arabi che cercano la via della fuga in Europa , si trovano sbarrata la via dalle nuove leggi antimigranti concordate dai propri governi corrotti con la U.E., in cambio di mazzette e commesse facili per i capitalisti europei. E per questo si scontrano più di ieri con le vessazioni delle proprie polizie o delle polizie della U.E., spesso finendo nei campi di detenzione ( arabi o europei) e nei loro orrori.

Il PCL fa appello non solo alla solidarietà coi giovani arabi in rivolta ma all’aperto sostegno della loro ribellione. All’ unità tra governi europei e governi arabi va contrapposta l’unità tra gli sfruttati, arabi ed europei.

Il ruolo di organizzazioni sindacali in Tunisia in diretto rapporto con le mille forme della rivolta giovanile è un fatto di estrema importanza.

Il Partito Comunista dei Lavoratori chiede a tutte le sinistre italiane, politiche e sindacali, di promuovere un immediata mobilitazione unitaria sotto le ambasciate e i consolati di Algeria e Tunisia, col coinvolgimento diretto di migranti arabi in Italia e delle loro organizzazioni: per denunciare i rispettivi regimi e il sostegno criminale loro accordato dall'imperialismo e da tutti i governi europei - a partire dal governo Berlusconi- e chiedere la liberazione di tutti i giovani arrestati, dei militanti sindacali e delle organizzazioni della sinistra.

LIBERTA’ PER TUTTI GLI ARRESTATI

PIENI DIRITTI DEMOCRATICI E SINDACALI, INDIVIDUALI E COLLETTIVI, IN ALGERIA E TUNISIA

VIA I GOVERNI CRIMINALI DI TUNISI E DI ALGERI E PUNIZIONE DI TUTTI I RESPONSABILI DEGLI ECCIDI DI PIAZZA

CANCELLAZIONE DEI DIRITTI DI SUPERSFRUTTAMENTO CONCESSI ALLE IMPRESE ITALIANE ED EUROPEE, E AI LORO GOVERNI, CONTRO I GIOVANI E I LAVORATORI ARABI

ESPROPRIO DELLE BANCHE STRANIERE, DELLE GRANDI AZIENDE ENERGETICHE, DELLA BORGHESIA ARABA, SFRUTTATRICE E COMPRADORA, SOTTO IL CONTOLLO OPERAIO E POPOLARE.

PER UN GOVERNO OPERAIO E POPOLARE A TUNISI ED ALGERI, NELLA PROSPETTIVA DI UNA FEDERAZIONE SOCIALISTA ARABA

Partito Comunista dei Lavoratori

Sezione “Pietro Tresso (Blasco)” di Venezia

Via San Donà 278 Mestre-Venezia

Contatti : pclvenezia@yahoo.it / info@pclavoratori.it

www.pclavoratori.it

Segue un domcumento del PCL redatto in francese

Le Parti Communiste des Travailleurs (PCL) porte son total soutien à la révolte populaire en Algérie et Tunisie. Des masses de jeunes arabes sont en train de se rebeller pas seulement à l'augmentation des prix, mais à leur condition sociale d'exploités, de précaires, de chômeurs. Conditions d'autant plus insupportables face au luxe de leur bourgeoisies nationales et du caractère réactionnaire et corrompu des régimes politiques dominants. Une génération entière de jeunes algériens et tunisiens a été privée de tout avenir: condamnée soit au chômage et à la marginalisation, soit à la surexploitation par une des nombreuses entreprises européennes –italiennes en premier-- en cherche de main-d'œuvre peu coûteuse pour faire pression sur « leurs » travailleurs en patrie.

De plus, les jeunes arabes qui cherchent à s'enfuir en Europe trouvent la voie barrée par les lois anti-migrants concordées par leurs gouvernements corrompus avec l'UE en échange de pots-de-vin et marchés faciles pour les capitalistes européens. C'est pur cela qu'ils se confrontent à leur police ou aux polices européennes, souvent finissant pour se retrouver dans des camps de détention (arabes ou européens) et face à leurs horreurs.

Le PCL fait appel pas seulement à la solidarité avec les jeunes arabes en révolte, mais aussi au soutien ouvert à leur révolte. À l'alliance entre gouvernements européens et gouvernements arabes doit être opposées celle entre les exploités arabes et européens. Le rôle des organisation syndicales en Tunisie, en rapport direct avec les différents formes de la révolte de la jeunesse est un facteur d'une extrême importance.

Après la « fuite » de Ben Ali, aujourd'hui plus que jamais il est nécessaire de demander l'assemblée constituent et nouvelles elections : le pouvoir ne peut être géré toujours par les même cabales bonapartistes.

Le PCL demande à toutes le forces de gauche en Italie, autant politiques que syndicales, de promouvoir une mobilisation immédiate et unitaire devant les ambassades et les consulats d'Algérie et de Tunisie, en impliquant de manière directe les immigrants arabes en Italie et leurs organisations; afin de dénoncer leur régimes respectives et le soutien criminel qui leur accordent les gouvernements européens – à commencer par le gouvernement Berlusconi – et demander la libération de tous les jeunes emprisonnés.

Liberté pour tous les détenus

Pleins droits démocratiques et syndicales, individuels et collectifs, en Algérie et Tunisie

Chasser les gouvernements criminels de Tunis et d'Alger, Punir les responsables des massacres de rue

Annuler les droits de hyper-exploitation accordés aux entreprises italiennes et européennes et à leurs gouvernements contre les jeunes et les travailleurs arabes

Expropriation des banques étrangères, des grandes entreprises énergétiques, de la bourgeoisie arabe exploiteuse et compradora, sous contrôle ouvrier et populaire

Pour un gouvernement ouvrier et populaire à Tunis et Alger, dans la perspective d'une fédération socialiste arabe

Pour la création partout de conseils des travailleurs choisis par les travailleurs eux-mêmes

pour l'armement généralisé du peuple tunisien sous le contrôle des ces mêmes conseils