sabato 29 ottobre 2011

SOLIDARIETA' ALLE LAVORATRICI IN LOTTA DELLA EX COOPERATIVA SOCIALE ELLEUNO (ora coop. Ancora)



DA UNA PARTE SOLA, CON LE LAVORATRICI SOCIALI IN LOTTA COTRO LA GIUNTA ORSONI DI VENEZIA E LA COOP. ANCORA DI BOLOGNA

PIENO SOSTEGNO AL COMITATO DI LOTTA, STRUMENTO DI UNITA' DELLE LAVORATRICI

NO AI TAGLI DEI SERVIZI SOCIALI ED ASSITENZIALI, NO ALLA RIDUZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI SALARI, SCIOPERO AD OLTRANZA

VERTENZA GENERALE ED UNIFICANTE DEI LAVORATORI DEL VENEZIANO


Il Partito Comunista dei Lavoratori, sezione Pietro Tresso (Blasco), di Venezia sostiene la lotta dei 432 lavoratori e lavoratrici dell’assistenza domiciliare ex cooperativa sociale Elleuno, adesso coop Ancora di Bologna, contro il nuovo capitolato di appalto taglia-costi messo a punto dalla giunta di centrosinistra di Venezia. Il sindaco Giorgio Orsoni e l'assessore al Bilancio e alle Politiche sociali Sandro Simionato, così come gli assessori della sinistra riformista (FdS...), si sono assunti una grave responsabilità nel colpire la parte più debole della popolazione veneziana. Dopo aver parlato di tagli al personale, fra i 30 e gli 80 esuberi, adesso si attua una diminuzione del 30% delle ore lavorative e degli stipendi. Non è possibile scaricare le scelte di politica economica operate dal governo Berlusconi-Bossi, con i tagli lineari alla Regione e agli Enti Locali, sui lavoratori dei servizi sociali e sulla componente più disagiata delle masse popolari.

Il nuovo capitolato di appalto ha significato il dimezzamento degli orari di assistenza ad anziani e disabili con turni anche di un quarto d’ora per un massimo di due, tre ore al giorno, spostamenti in auto compresi e un drastico taglio del salario per i lavoratori dipendenti della cooperativa Ancora. La stessa compressione del personale con un solo operatore ad assitere soggetti allettati oltre a ridurre la qualità dell'assistenza viola le stesse norme di prevenzione e sicurezza sul lavoro stabilite dal D. Lgs n°81/2008 e s.m.i.

Questa vicenda sta ancora di più a dimostrare come colpire i lavoratori dei servizi sociali, assistenziali e sanitari significa colpire un diritto sociale: il diritto alla cura e all'assistenza per disabili ed anziani, e un concreto aiuto alle famiglie operaie e popolari.

Il Partito Comunista dei Lavoratori sostiene il Comitato di lotta, espressione dell'unità dei lavoratori, e lo sciopero ad oltranza. Il contratto capestro firmato dalla CISL deve essere stracciato e le condizioni contrattuali precedenti (orario, salario, diritti e tutele) devono essere completamente ripristinate, senza nessuna ipotesi di licenziamento e/o riduzione di personale. IL PCL invita tutte le forze sindacali, sopratutto la FP-CGIL, e della sinistra a rompere il cordone ombelicale che li lega alla Giunta Orsoni, una giunta con tutta evidenza al servizio della borghesia e dei poteri forti della città, e a sostenere attivamente la lotta dei lavoratori della ex cooperativa sociale Elleuno. In ogni caso questo è l'impegno dei militanti del PCL attivi nella CGIL e nel sindacalismo conflittuale (USB, CUB, COBAS).