CONTRO
LA LEGGE DI STABILITA'
16 Ottobre 2013
La legge di stabilità varata dal
governo Letta Alfano è in perfetta continuità con le politiche
passate. Altro che “svolta”!
I lavoratori vengono colpiti dal
blocco contrattuale prolungato per i dipendenti pubblici, dalla
rateizzazione delle liquidazioni, dal già varato aumento dell'IVA,
dalla valanga di nuove tasse annunciate a livello locale, dai tagli
diretti o indiretti previsti alla spesa sociale ( sanità inclusa,
per via regionale). Mentre industriali e banchieri incassano la
conferma degli sgravi sull'IRAP, la crescita del bonus per le
capitalizzazioni, nuovi miliardi per il fondo di garanzia, la
deducibilità in 5 anni per le perdite sui crediti. Confindustria ha
detto:” E' la direzione giusta”..
La cosiddetta “stabilità” è solo
la stabilità della rapina.
E' l'ora di uno sciopero generale di
massa contro la finanziaria di Letta Alfano, sulla base di una
piattaforma unificante di lotta e di svolta. La CGIL non può
limitarsi a un ipocrita “mugugno”. Deve proclamare e organizzare
uno sciopero vero. Ogni altra scelta è complicità col governo e col
PD: ai danni del lavoro e a beneficio del tandem (reazionario)
Grillo/Casaleggio.
Nello sciopero e nelle manifestazioni
del 18 Ottobre- promosse dai sindacati di base e sostenute dalla
Rete28 Aprile/opposizione CGIL- il PCL porterà l'esigenza di una
svolta unitaria e radicale del movimento operaio.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI