CONGRESSO CGIL FINCANTIERI MARGHERA VENEZIA
Il documento classista “Il sindacato è un'altra cosa” ottiene un ampio consenso tra i lavoratori.
24 Febbraio 2014
Nello
stabilimento di Marghera (VE) il documento congressuale classista,
“Il sindacato è un'altra cosa”, alternativo al documento della maggioranza Camusso/Landini, conquista il 48
per cento dei consensi.
Le
assemblee si sono tenute in cantiere giovedì 20 febbraio. La
presenza come relatore dello stesso Landini, supportato da tutta la
burocrazia provinciale e regionale da alcuni componenti del direttivo
fiom provinciale e dalla maggioranza delle RSU (3 su 5), non ha
intimorito i nostri compagni della sinistra sindacale "rete 28
aprile".
Su
325 iscritti Fiom hanno partecipato alla consultazione 229 lavoratori
di cui 116 ha votato per il doc 1 mentre i consensi al documento
classista sono 104, un solo voto di astensione mentre le schede nulle
sono 8. I lavoratori che non hanno partecipato al voto sono stati 96.
I
lavoratori dello stabilimento di Marghera (VE) sono stati
protagonisti nel periodo tra giugno e luglio 2013 della più grande
lotta mai vista almeno negli ultimi 15 anni, sono state fatte 54 ore
di sciopero e due mesi di blocco dei cancelli contro il piano di
Fincantieri con un’adesione totale delle maestranze dirette e dei
lavoratori delle ditte in appalto.
Battaglia sconfitta per mano della suicida strategia del sindacato e della FIOM di non costituire un vero coordinamento della cantieristica, quindi di trattare l’attacco padronale -con conseguenti firme- per cantieri separati. L’accettazione del disastroso accordo sulla riorganizzazione della turnistica (il famoso 6x6) ha portato circa un centinaio di iscritti ad abbandonare la Fiom, questa emorragia di tessere -tra l’altro la maggior parte lavoratori molto conflittuali e protagonisti della recente lotta- ha penalizzato il risultato congressuale a danno della posizione classista.
Battaglia sconfitta per mano della suicida strategia del sindacato e della FIOM di non costituire un vero coordinamento della cantieristica, quindi di trattare l’attacco padronale -con conseguenti firme- per cantieri separati. L’accettazione del disastroso accordo sulla riorganizzazione della turnistica (il famoso 6x6) ha portato circa un centinaio di iscritti ad abbandonare la Fiom, questa emorragia di tessere -tra l’altro la maggior parte lavoratori molto conflittuali e protagonisti della recente lotta- ha penalizzato il risultato congressuale a danno della posizione classista.
Ora
da Marghera e dallo stabilimento di Castellammare (dove il doc 2
stravince) necessita rilanciare la proposta, per contrastare i
disastri subiti dalle sciagurate politiche delle burocrazie
sindacali, di un vero coordinamento dei lavoratori di
Fincantieri.
Questo non può che svilupparsi a partire dalla imprescindibile costituzione in FIOM e in tutta la CGIL della tendenza sindacale classista che lavori assieme a tutte le sinistre politiche, sindacali e di movimento alla realizzazione di un fronte unico per raggruppare tutte le lotte sociali presenti nel paese,che rompa definitivamente con le politiche liberali imposte dalla borghesia, che imponga un governo dei lavoratori.
Questo non può che svilupparsi a partire dalla imprescindibile costituzione in FIOM e in tutta la CGIL della tendenza sindacale classista che lavori assieme a tutte le sinistre politiche, sindacali e di movimento alla realizzazione di un fronte unico per raggruppare tutte le lotte sociali presenti nel paese,che rompa definitivamente con le politiche liberali imposte dalla borghesia, che imponga un governo dei lavoratori.
Il
Partito Comunista dei Lavoratori è impegnato in prima linea con tutte le sue forze militanti per
realizzare questo programma.