IL SINDACO A 5 STELLE CHIAMA LA POLIZIA. CONTRO I LAVORATORI GRILLISMO IMMAGINARIO E GRILLISMO REALE
Il
sindaco grillino di Pomezia Fabio Fucci ha chiamato la polizia contro
i lavoratori e le lavoratrici addetti/e alle pulizie scolastiche.
I
lavoratori e le lavoratrici delle pulizie sono in lotta in tutta
Italia, a difesa del proprio lavoro, contro una gara nazionale di
appalto che taglia i loro posti di lavoro e/o stipendi. In questo
quadro un gruppo di lavoratrici della scuola Trilussa di Pomezia (Roma) si sono ribellate. Il loro salario di 700 euro verrebbe ridotto
a 200 euro, il loro orario da 6 ore ad una e mezza. Insopportabile.
Contro questa provocazione, le lavoratrici hanno occupato la scuola.
Ma
il sindaco sceriffo a 5 Stelle ha immediatamente invocato il
ripristino dell'”ordine” rivolgendosi alla forza pubblica. La
polizia è intervenuta con brutalità sfondando il cancello della
scuola, caricando le lavoratrici, sbattendo la testa di una di esse
contro il muro, e costringendola al ricovero in ospedale.
Il sindaco ha lodato l'intervento della polizia perchè “è importante che non si creino situazioni di disagio per le famiglie degli studenti”. In più ha annunciato che procederà alla denuncia contro le lavoratrici manganellate, invitandole a “cercarsi un avvocato”.
Il sindaco ha lodato l'intervento della polizia perchè “è importante che non si creino situazioni di disagio per le famiglie degli studenti”. In più ha annunciato che procederà alla denuncia contro le lavoratrici manganellate, invitandole a “cercarsi un avvocato”.
Il
sindacato Filcams CGIL di Pomezia ha definito “sconcertante” il
comportamento del sindaco, chiamandolo “sceriffo improvvisato”.
In
realtà non si tratta un improvvisazione. E' la stessa logica con cui
il sindaco grillino di Ragusa si contrappone alla lotta dei
disoccupati, e il sindaco grillino di Parma (il famigerato
Pizzarotti) taglia i salari dei dipendenti comunali rifiutandosi
persino di incontrare la loro RSU.
E'
la logica di un progetto generale non solo estraneo ai lavoratori, ma
contrapposto ai lavoratori e ai loro diritti. E' l'anticipazione in
miniatura della Repubblica reazionaria di Grillo e Casaleggio.
E'
il grillismo reale, molto diverso da quello immaginario.