domenica 16 febbraio 2014

OCCUPATI GLI STABILIMENTI FRIULANI DELLA DETROIT SPA

La Electtrolux indica la strada per i padroni, fermiamo questa valanga con l'estensione delle occupazioni!

11 Febbraio 2014
de troitLunedì 10 febbraio i lavoratori della friulana Detroit Spa di Ronchi dei Legionari (GO) hanno occupato la fabbrica.
L’effetto domino dell’Electrolux - come era prevedibile - è iniziato prima ancora che questa vertenza fosse terminata. Ormai la diga è franata!
Nel pomeriggio di lunedì 10 febbraio 140 lavoratori della Detroit Refrigeration a Ronchi dei Legionari vicino a Monfalcone (Go) in Friuli Venezia Giulia hanno occupato lo stabilimento.

L’azienda, con sede centrale in Veneto a Belluno e con stabilimenti in Serbia, dopo aver fatto pagare la crisi ai lavoratori con cassa e contratti di solidarietà, ha bloccato le commesse di lavoro, e per i primi di marzo la produzione sarà fermata. Le RSU, non ricevendo risposte, temono che il lavoro sia dirottato negli stabilimenti serbi.
Stesso cliché della Electrolux Zanussi: si teme la chiusura dello stabilimento friulano e il dirottamento della produzione all’estero.
In queste ore i lavoratori sono in presidio permanente e non fanno uscire le merci, mentre l’azienda per ritorsione ha bloccato gli stipendi di gennaio.
I lavoratori friulani della Detroit non devono rimanere isolati nella loro lotta; è quindi necessario che l’occupazione sia proclamata anche nello stabilimento di Belluno e che l’esempio di questi coraggiosi operai faccia da traino per lanciare l’occupazione anche alla Electrolux.
Le organizzazioni sindacali sono davanti a un bivio: o mettono in campo un'azione di forza contro quella messa in campo dall’avversario oppure verranno travolte da questa valanga.

Non basta il solo rifiuto della proposta padronale: si parti dall’unificazione di queste lotte per sviluppare una mobilitazione di sostegno dell'intero movimento operaio e sindacale, con la costituzione di una cassa nazionale di resistenza e la formazione di Comitati unitari di lotta eletti dai lavoratori.
Solo una lotta radicale e di massa può piegare il padrone e chiudere il varco che si è aperto. La rinuncia a questa azione può avere conseguenze disastrose per tutti i lavoratori italiani.
Oggi è ancora più urgente lanciare la rivendicazione dell'esproprio senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori delle aziende che delocalizzano, chiudono e licenziano.
Questa parola d’ordine va posta apertamente, con una determinazione uguale e contraria a quella del padrone. Solo la lotta dei lavoratori unificata e concentrata su una piattaforma adeguata al livello dello scontro può incidere positivamente sui rapporti di forza.

Il PCL è impegnato attivamente in ogni sede su questa proposta di azione.
11 Febbraio 2014

Partito Comunista dei Lavoratori - Veneto e Friuli
PCL SEZ. CONEGLIANO (TV)
PCL SEZ. PORDENONE
PCL SEZ. BELLUNO