IL VERO SCANDALO E' L'ASSENZA DI UN'OPPOSIZIONE REALE A SINISTRA
9 Aprile 2014
Il
DEF di Renzi è uno specchietto per allodole. Gli 80 euro saranno
pagati dagli stessi beneficiari attraverso i tagli di spesa sociale
annunciati, a partire dalla sanità. L'”aumento di tasse” sulle
banche è irrisorio rispetto al regalo fatto loro con la
rivalutazione delle quote in Bankitalia: che prevede nuovi
trasferimenti pubblici nei portafogli privati delle banche,
attraverso l'acquisto statale delle loro quote “eccedenti” il
tetto del 3%. Le privatizzazioni annunciate “per ridurre il debito
pubblico” saranno un ulteriore travaso di risorse pubbliche nelle
tasche private dei detentori del debito, cioè delle banche (
oltretutto prevedibili acquirenti di aziende pubbliche a prezzi
stracciati) . Insomma, una partita di giro a favore dei banchieri e
dei capitalisti. Sarebbe questa la “svolta buona”?
La
verità è opposta. Sotto il fumo propagandistico delle pose
populiste, avanza “il rullo compressore” delle misure anti
operaie: un salto impressionante, per decreto, della precarizzazione
del lavoro ( contratti a termine e apprendistato); una nuova mole di
licenziamenti trascinati da privatizzazioni per 48 miliardi a regime;
una nuova mannaia sui pubblici dipendenti e sui servizi pubblici,
tramite tagli di spesa pubblica per 32 miliardi in 3 anni e il blocco
dei contratti fino al 2020. Parallelamente una riforma elettorale e
istituzionale reazionaria persegue la stabile “governabilità” di
queste politiche di rapina.
Il
vero scandalo è l'assenza di ogni reale opposizione a tutto questo
da parte delle sinistre politiche e sindacali, che oscillano tra un
incredibile plauso, imbarazzati silenzi e borbottii irrilevanti.
Ossia il nulla. Non a caso il Sole 24 Ore si compiace oggi delle
capacità di “un leader popolare” di fare “cose ad altri
precluse, senza incontrare resistenze”. Non poteva esserci una
...condanna più autorevole delle politiche di Camusso e di Landini;
e una sottolineatura più drammatica dell'esigenza di opposizione
radicale e di massa al governo Renzi , e di un'altra direzione
politica e sindacale del movimento operaio.