TURCHIA: STRAGE ALLA MINIERA DI CARBONE DI SOMA
NON
E' UN INCIDENTE SUL LAVORO, E' UN VERO E PROPRIO MASSACRO!
15
Maggio 2014
Comunicato
del Partito Rivoluzionario dei Lavoratori (DIP) - Turchia
Non
è un incidente sul lavoro, è un vero e proprio massacro!
Gli
assassini dei minatori ne rendano conto!
Abbasso
il governo!
Per
uno sciopero generale fin quando non saranno soddisfatte tutte le
richieste!
Diciamo
la verità alla gente sul numero dei morti!
Per
una Commissione d’inchiesta indipendente che faccia luce sulle
cause del massacro!
Fermiamo
lo stato d’emergenza di fatto a Soma!
Che
i padroni ed i dirigenti della criminale compagnia mineraria siano
arrestati immediatamente!
Per
la nazionalizzazione della miniera di Soma sotto il controllo dei
lavoratori!
Basta
privatizzazioni! Per la rinazionalizzazione di tutte le miniere! Il
settore privato non deve avere accesso alle miniere!
La
classe lavoratrice turca è colma di un dolore indescrivibile,
Abbiamo sacrificato centinaia di figli e fratelli sull’altare della
voracità del capitale. Gli amari frutti delle politiche portate
avanti dal governo dell’AKP per oltre una decade, la
privatizzazione, il subappalto, la desindacalizzazione, il
disinteresse per la salute dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro,
la generale tendenza a calpestare tutte le conquiste ed i diritti
acquisiti dalla classe lavoratrice, sono chiari a tutti: centinaia di
fratelli operai saranno per sempre sepolti sotto terra, dove ogni
giorno scendevano a guadagnarsi il pane. Siamo pieni di un dolore
inimmaginabile! Noi, Partito Rivoluzionario dei Lavoratori, porgiamo
le nostre condoglianze alla gente di Soma e, soprattutto, alle
famiglie ed ai parenti dei lavoratori deceduti.
Non
si tratta di una coincidenza, e nemmeno di destino. Quanto è
accaduto è palese: i padroni legati al governo dell’AKP hanno
fatto il loro tempo! Questa è l’epoca che stiamo attraversando!
Zafer Çalayan, ex ministro del commercio, ora fuori dal governo
perché si è scoperto aver ricevuto, un orologio Philippe Patek da
250.000 dollari come tangente da un criminale che si occupava di
traffici illegali tra l’Iran e la Turchia, in cambio di protezione,
era solito girare il mondo per promuovere la Turchia, vantandosi che
“i miei lavoratori sono così docili da lavorare più a lungo di
chiunque altro, per un salario più basso e senza mai mettersi in
malattia”!
Tutti
i capitalisti, stranieri e locali, si sono energicamente protessi da
spese “inutili” (!) che avrebbero abbassato i loro profitti.
Nessun pagamento degli straordinari, nessuna sicurezza sociale, la
forza lavoro divisa dall’uso di una moltitudine di subappaltatori
nei luoghi di lavoro, i salari sempre più bassi, nessuna
retribuzione di anzianità, e soprattutto tutte le misure necessarie
per la salute dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro comodamente
accantonate”
Questa
è la base del tanto decantato PIL di diecimila dollari pro capite!
Per far arricchire i padroni devono morire i lavoratori!
Non
si tratta di un incidente! E’ la logica conseguenza di politiche
perseguite nella maniera più sistematica e consapevole per oltre un
decennio, in realtà persino da più tempo.
Si tratta di un omicidio collegato al lavoro. E di omicidio intenzionale, se è per questo. La Turchia risulta prima in Europa e terza a livello internazionale per gli “incidenti” sul lavoro. Ogni anno seppelliamo circa un migliaio di lavoratori per soddisfare la sete di profitto del capitale. Se un governo non muove un dito per porre fine a questa situazione, allora si tratta di omicidio intenzionale! Ecco perché l’omicidio di lavoro a Soma deve essere chiamato, giustamente, massacro!
Si tratta di un omicidio collegato al lavoro. E di omicidio intenzionale, se è per questo. La Turchia risulta prima in Europa e terza a livello internazionale per gli “incidenti” sul lavoro. Ogni anno seppelliamo circa un migliaio di lavoratori per soddisfare la sete di profitto del capitale. Se un governo non muove un dito per porre fine a questa situazione, allora si tratta di omicidio intenzionale! Ecco perché l’omicidio di lavoro a Soma deve essere chiamato, giustamente, massacro!
Nonostante
l’obbligo di una giornata lavorativa massima di sette ore e mezzo
nelle miniere, i lavoratori hanno raccontato di lavorare anche undici
ore. Il motivo per cui non si può stabilire il numero di lavoratori
intrappolati nella miniera è che molti lavorano a nero. Alcune delle
famiglie in attesa che i loro cari venissero estratti vivi hanno
detto ai nostri compagni che là sotto hanno figli di quindici anni!
Il fatto che il Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali
abbia asserito che questa miniera in particolare sia stata soggetta a
tutti i controlli necessari dimostra che egli agisce in combutta coi
padroni della miniera per coprire la loro responsabilità
nell’accaduto. C’è un crimine, e c’è il rischio che questo
crimine sia oscurato!
I
sospettati devono essere arrestati! Non qualche ingegnere o
caposquadra di basso livello, ma i padroni ed i loro dirigenti!
Non
c’è scampo! La classe lavoratrice, l’operaio, il povero della
campagna ed il povero della città, il pensionato, le donne, i
giovani, tutti gli oppressi, tutti quelli che hanno partecipato alla
rivolta popolare dell’estate scorsa, tutti noi dobbiamo muoverci
per liberarci di questo governo e delle sue politiche che non
conoscono confini nella difesa degli interessi dei capitalisti.
Abbasso il governo!
Il
governo sta cercando di oscurare la prova di questo crimine, Sta
tentando di imporre a Soma uno stato di emergenza di fatto. Il numero
dei morti è stato sistematicamente nascosto fin dal primo momento.
Mentre le fonti governative insistevano su cifre sotto i 20, il
sindaco di opposizione di Manisa, la provincia in cui si trova il
distretto di Soma, ha parlato di 175 vittime, cifra che ora pare
essere solo una prima stima. I lavoratori di Soma parlano di numeri
oltre i 201 che ha ora tardivamente ammesso il Ministro dell’Energia
e delle Risorse Naturali.
Ora
il governo sta nascondendo i cadaveri, inviando i corpi nelle loro
città natali e ricorrendo a tutti i tipi di stratagemmi per
nascondere la verità al popolo. Si stanno in tutta fretta
trasferendo truppe a Soma. Il governo sta preparando a chiudere un
occhio verso i veri criminali ed a reprimere la gente di Soma! Giù
le mani dalla gente di Soma, che già sta soffrendo per la morte dei
loro cari! Basta con l’imposizione di uno stato di emergenza di
fatto sulla città! I nostri martiri della classe lavoratrice devono
avere una cerimonia funebre collettiva!
Non
dobbiamo credere alle cause del massacro ed al numero dei morti
riportati dal governo. Deve essere creata una Commissione d’inchiesta
indipendente, che includa, tra gli altri, rappresentanti del
movimento sindacale e organismi professionali e associazioni forensi
di ingegneri e fisici, ed a questa commissione si deve garantire
l’accesso a tutte le informazioni e prove.
Deve
essere rivista l’intera industria mineraria. Devono essere prese,
sotto il controllo dei lavoratori, tutte le misure necessarie a
dotare le miniere di sicurezze lavorative. Devono immediatamente
cessare le privatizzazioni. Tutte le miniere che in passato sono
state privatizzate, devono essere di nuovo nazionalizzate.
I
subappalti devono essere vietati! Sicurezza sul lavoro per tutti!
Tutti gli ostacoli posti sulla via della sindacalizzazione devono
essere rimossi! Giù le mani dal regime di retribuzione di anzianità!
Che sia ritirato il progetto di legge sulle agenzie interinali!
Il
lavoratore non è uno schiavo! Si uniscano alla lotta, ora, tutti
coloro che si rifiutano di essere i tirapiedi della classe
capitalista! Cambiamo questo ordine sociale! Solo un governo di
lavoratori ed operai può proteggerci di fronte alla morte!
Partito
Rivoluzionario dei Lavoratori (DIP)