DIMISSIONI
IMMEDIATE DEL
COMMISSARIO STRAORDINARIO
ZAPPALORTO!
Venezia:
i delegati più anziani ricordano che era dal 1975 che i lavoratori
comunali non scioperavano in massa. La politica di massacro sociale
messa in atto dal Commissario straordinario ha innescato una forte
mobilitazione sociale (oltre 1500 lavoratori hanno manifestato al
Lido, oltre il 90% dei lavoratori comunali ha scioperato) questo
potenziale di lotta deve essere investito per cambiare i rapporti di
forza in città a favore dei lavoratori e delle masse popolari. Su questo obiettivo di opposizione e di lotta c'è l'impegno, in ogni ambito politico e sindacale, dei militanti del Partito Comunista dei Lavoratori
Di seguito il testo del volantino distribuito allo sciopero di mercoledì 27 agosto dei dipendenti comunali di Venezia
VIA
IL COMMISSARIO ZAPPALORTO!
BASTA
SACRIFICI PER I LAVORATORI E LE MASSE POPOLARI! VIA IL GOVERNO RENZI!
SCIOPERO GENERALE!
Il
Commissario straordinario di Venezia Vittorio Zappalorto,
appena insediato,
dopo la bancarotta per corruzione della classe dirigente locale, ha
messo in atto una politica all'insegna del taglio dei servizi sociali
e contro i diritti dei lavoratori comunali, mentre in continuità con
le giunte precedenti ha mantenuto la politica di svendita del
patrimonio pubblico e di speculazione a beneficio del capitale
finanziario e della borghesia del settore turistico alberghiero.
I
tagli ammontano a circa 47 milioni di euro e comprendono: la
riduzione dei fondi per l'assistenza domiciliare, l'aumento delle
rette per gli asili
nido, il taglio del salario accessorio per i lavoratori comunali (in
media circa
200 euro al mese), il blocco del turn over, il blocco delle
assunzioni nelle
cooperative sociali e dei lavoratori stagionali (ACTV, VERITAS),
il licenziamento
dei lavoratori precari, il taglio delle biblioteche
pubbliche, l'aumento
del costo degli spazi comunali, la diminuzione dei fondi
per le municipalità.
Questo
attacco del Commissario Zappalorto si congiunge a quello operato dal
governo Renzi contro i dipendenti pubblici e privati (revisione di spesa, privatizzazione
delle poste, dismissione del polo chimico nazionale, decreto
Poletti). Da un lato Renzi “regala” in maniera populista 80 euro
e dall'altro
Zappalorto ruba 200 euro ai lavoratori comunali di Venezia.
E'
ora di reagire con la preparazione di una mobilitazione vera,
unitaria, radicale,
di massa.
In
questi anni da
un lato le
sinistre politiche riformiste, sia a livello locale che nazionale,
hanno concorso o sono state subalterne a queste politiche di rapina,
dall'altro CGIL CISL e UIL sono stati complici o remissivi e non hanno voluto mettere in
campo una reale mobilitazione sociale per non disturbare i governi di
turno, e
così hanno favorito l'assalto anti operaio e anti popolare e l'ascesa dell'aspirante bonaparte Renzi.
Chiediamo
alle forze della sinistra politica e sindacale di fare un bilancio,
di rompere definitivamente con il passato, e di operare per una svolta unitaria e di massa del movimento operaio, e assieme ai movimenti di lotta costruire a partire dai lavoratori
veneziani del settore pubblico, del settore privato e del terziario,
una vertenza generale contro il governo e il padronato.
Si
convochi una grande assemblea nazionale di delegati eletti nei luoghi
di lavoro.
Si definisca una piattaforma di lotta che unifichi tutti i lavoratori
-privati e pubblici-, i precari, i disoccupati, sia italiani che
migranti. Si organizzi una mobilitazione ad oltranza, tanto radicale
quanto radicale è l'attacco
degli industriali, dei banchieri e del governo.
E'
l'unico modo di strappare risultati concreti.
Solo
un'esplosione sociale nazionale dell'intera classe lavoratrice che
unifichi tutte le vertenze in campo può ribaltare i rapporti di
forza e aprire
una pagina nuova. Solo una nuova direzione politica e sindacale
di tutti
i lavoratori può impedire che la ribellione sia liquidata
dai burocrati.
Solo un governo dei lavoratori che spazzi via la dittatura degli
industriali, dei banchieri, dei loro partiti, può costruire una
nuova società.
Il
Partito Comunista dei Lavoratori, come già nel 2010, si presenterà
alle elezioni
comunali con un proprio candidato e col proprio
programma indipendente,
per rappresentare gli interessi della classe lavoratrice. Quel che
più conta, però, è che continueremo a batterci, come sempre
abbiamo fatto
in questi anni, per organizzare i lavoratori e sostenere le loro
lotte.
-VIA
IL COMMISSARIO ZAPPALORTO
-CHIUDERE
IL CONSORZIO VENEZIA NUOVA, ESPROPRIO DI TUTTE LE PROPRIETA'
DEI CORROTTI, CONTROLLO SOCIALE DEI LAVORI PUBBLICI
-NO
AL PATTO DI STABILITÀ DISPOSTO DAL GOVERNO
-NO
AI TAGLI DEL SALARIO ACCESSORIO DEI DIPENDENTI COMUNALI
-NO
AL TAGLIO DEI SERVIZI, NO
ALL'AUMENTO DEI COSTI DEI SERVIZI SOCIALI (assistenza domiciliare, trasporti
asili nido, biblioteche, spazi comunali)
-NESSUNA
SVENDITA DEL PATRIMONIO PUBBLICO, LA CRISI LA DEVONO PAGARE I
PADRONI, I LORO PARTITI E I LORO COMITATI D'AFFARI
-COSTITUZIONE
DI VERI COORDINAMENTI NAZIONALI DEI LAVORATORI PUBBLICI E PRIVATI PER
ELABORARE UNA PIATTAFORMA NAZIONALE DI LOTTA
-SCIOPERO
GENERALE AD OLTRANZA SOSTENUTO DALLE CASSE DI RESISTENZA CONTRO IL
GOVERNO E IL PADRONATO
-PER
IL GOVERNO DEI LAVORATORI!
PARTITO
COMUNISTA DEI LAVORATORI
Sezione
Pietro Tresso (Blasco) Venezia