martedì 16 settembre 2014

GOVERNO RENZI: UN CORSO POLITICO REAZIONARIO

Prog reaz




13 Settembre 2014
Il governo carica sul groppone dei lavoratori i costi dei patti finanziari europei e delle truffe elettorali di Renzi : la somma fa 20 miliardi di tagli. Una enormità.
La sanità sarà chiamata a pagare la riduzione delle tasse per il padronato (Irap), già beneficiato della massima precarizzazione del lavoro (Decreto Poletti) e dalla annunciata liquidazione di ciò che resta dell'articolo 18 (Yob act).
L'ennesima “riforma della scuola” produrrà nuovi tagli sull'istruzione pubblica e la sua riduzione a mercato aziendale, sommati all'impoverimento ulteriore degli insegnanti.
La riforma elettorale e istituzionale servirà a mettere la rapina al riparo della caduta annunciata del consenso: consentendo governi privi di consenso e la falcidie delle opposizioni, con reciproca soddisfazione per gli interessi dei capitalisti e per le ambizioni di un aspirante Bonaparte.
Siamo in presenza di un corso politico reazionario sempre più scoperto. Se metà delle misure varate o annunciate le avesse intraprese Berlusconi, saremmo all'accusa di golpe e all'”emergenza democratica”. Invece procedono nel silenzio con targa PD... e col sostegno di Berlusconi.
Cosa aspettano le sinistre italiane, politiche e sindacali, a mobilitare i lavoratori, alzare una diga, promuovere un'alternativa? Se aspettano sulla riva del fiume il cadavere politico di Renzi vedranno passare il loro. Se cercano una chiamata a corte, in cambio della non belligeranza, diventeranno corresponsabili della deriva reazionaria... senza ottenere neppure udienza.

La necessità di un altra direzione del movimento operaio e sindacale è posta drammaticamente dalla realtà dei fatti. Ogni giorno di più.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI