mercoledì 11 marzo 2015

ARNEG (PADOVA) – SCIOPERO A DIFESA DI PIERO!

Jobs act, decreti attuativi e repressione nei posti di lavoro: i padroni non aspettano!

Nel pomeriggio di venerdì scorso, 06 marzo 2015, nella fabbrica Arneg di Campo San Martino nell’’alta padovana, industria del settore banchi frigo che conta 400 dipendenti, al delegato FIOM Pietro Salvato viene notificata da parte della direzione aziendale una “sospensione cautelativa con effetto immediato” cioè l’’anticamera del licenziamento. La risposta dei lavoratori non si è fatta attendere: blocco immediato della produzione e da oggi blocco dei cancelli e delle merci con altre due ore di sciopero.
A fronte di questa evidente manovra provocatoria contro il delegato FIOM, a cui viene contestato il fatto di arrotondare la misera busta paga facendo il pizzaiolo per qualche ora a fine settimana, –tra l’’altro in modo regolare, si nasconde una tragica verità: i padroni non aspettano! Da venerdì i primi decreti attuativi del jobs act sono ormai effettivi e ora i padroni si sentono più forti ed arroganti.
Il Compagno Pietro è stato nel tempo pedinato e controllato a distanza da investigatori mandati dall’azienda, questo caso non è tra l’’altro il primo in Veneto, a Venezia la Filcams sta difendendo un delegato licenziato proprio per un caso analogo.
E’ così evidente che l’’attacco è sferrato in primis contro la Fiom, i cui delegati stanno lottando contro la volontà dell’’azienda di fare passare un accordo nel quale vuole avere mano libera sugli orari e straordinari comandati, nell’’intento di piegare tutti i lavoratori, cercando di eliminare le rappresentanze sindacali più combattive.
I lavoratori dell’’Arneg riuniti in assemblea hanno deciso di continuare con scioperi articolati in attesa dell’’incontro fissato per mercoledì 11 in sede di Confindustria.
È evidente che il provvedimento contro Pietro deve essere immediatamente ritirato. Dunque piena solidarietà da parte nostra nei confronti del compagno Pietro, della RSU FIOM e dei lavoratori in lotta.
Ma la solidarietà non basta! Alla FIOM e ai lavoratori spetta la difesa ad oltranza di Pietro, ma alla FIOM e alla CGIL spetta anche la coerente e conseguente battaglia contro le manovre del governo. Bisogna far vivere questa battaglia, estenderla, con l’intento di unificare tutte le lotte in campo aprendo una vertenza generale a partire dal livello provinciale.
Se vogliamo sconfiggere il governo e le sue manovre bisogna ripartire dal conflitto, conflitto tra l’altro che questi lavoratori sono stati in grado
di mettere in campo oggi come ieri: nel non molto lontano 2002 i lavoratori Arneg sostennero 10 giorni di lotta ad oltranza, proprio come ora contro l’'arroganza padronale. Lotta che sconfisse l’azienda su tutti i fronti.
Facciamo sì che anche oggi quei lavoratori non rimangano soli e che siano condotti alla vittoria.

Francesco Doro

CC Fiom - Coordinatore Regionale Il Sindacato è un’altra