ARNEG
(PADOVA) – SCIOPERO A DIFESA DI PIERO!
Jobs act, decreti attuativi e repressione nei posti di lavoro: i padroni non aspettano!
Nel
pomeriggio di venerdì scorso, 06 marzo 2015, nella fabbrica Arneg di Campo San
Martino nell’alta padovana, industria del settore banchi frigo
che conta 400 dipendenti, al delegato FIOM Pietro Salvato viene
notificata da parte della direzione aziendale una sospensione
cautelativa con effetto immediato cioè l’anticamera del
licenziamento. La risposta dei lavoratori non si è fatta attendere:
blocco immediato della produzione e da oggi blocco dei cancelli e
delle merci con altre due ore di sciopero.
A
fronte di questa evidente manovra provocatoria contro il delegato
FIOM, a cui viene contestato il fatto di arrotondare la misera busta
paga facendo il pizzaiolo per qualche ora a fine settimana, tra
l’altro in modo regolare, si nasconde una tragica verità: i
padroni non aspettano! Da venerdì i primi decreti attuativi del jobs
act sono ormai effettivi e ora i padroni si sentono più forti ed
arroganti.
Il
Compagno Pietro è stato nel tempo pedinato e controllato a distanza
da investigatori mandati dallazienda, questo caso non è tra
l’altro il primo in Veneto, a Venezia la Filcams sta difendendo
un delegato licenziato proprio per un caso analogo.
E
così evidente che l’attacco è sferrato in primis contro la
Fiom, i cui delegati stanno lottando contro la volontà
dell’azienda di fare passare un accordo nel quale vuole avere
mano libera sugli orari e straordinari comandati, nell’intento
di piegare tutti i lavoratori, cercando di eliminare le
rappresentanze sindacali più combattive.
I
lavoratori dell’Arneg riuniti in assemblea hanno deciso di
continuare con scioperi articolati in attesa dell’incontro
fissato per mercoledì 11 in sede di Confindustria.
È
evidente che il provvedimento contro Pietro deve essere
immediatamente ritirato. Dunque
piena solidarietà da parte nostra nei confronti del compagno Pietro,
della RSU FIOM e dei lavoratori in lotta.
Ma
la solidarietà non basta! Alla FIOM e ai lavoratori spetta la difesa
ad oltranza di Pietro, ma alla FIOM e alla CGIL spetta anche la
coerente e conseguente battaglia contro le manovre del governo.
Bisogna far vivere questa battaglia, estenderla, con lintento di
unificare tutte le lotte in campo aprendo una vertenza generale a
partire dal livello provinciale.
Se
vogliamo sconfiggere il governo e le sue manovre bisogna ripartire
dal conflitto, conflitto tra laltro che questi lavoratori sono
stati in grado
di mettere in campo oggi come ieri: nel non molto lontano 2002 i lavoratori Arneg sostennero 10 giorni di lotta ad oltranza, proprio come ora contro l'arroganza padronale. Lotta che sconfisse lazienda su tutti i fronti.
Facciamo sì che anche oggi quei lavoratori non rimangano soli e che siano condotti alla vittoria.
di mettere in campo oggi come ieri: nel non molto lontano 2002 i lavoratori Arneg sostennero 10 giorni di lotta ad oltranza, proprio come ora contro l'arroganza padronale. Lotta che sconfisse lazienda su tutti i fronti.
Facciamo sì che anche oggi quei lavoratori non rimangano soli e che siano condotti alla vittoria.
Francesco
Doro
CC
Fiom - Coordinatore Regionale Il Sindacato è un’altra