IL
COMMISSARIO ZAPPALORTO
APPROVA IL BILANCIO DI LACRIME E
SANGUE
La
sezione del PCL di Venezia ha partecipato con i propri militanti, le
proprie bandiere e un volantino alla manifestazione e al corteo
organizzato dal comitato delle lavoratrici e lavoratori
dell'assistenza domiciliare "INDIGNATO.O.SS", che si è
dispiegato il 29 maggio per le calli di Venezia contro la farsa dell'approvazione del bilancio comunale lacrime e sangue ad opera del Commissario
Zappalorto.
Alla
manifestazione che si è tenuta davanti e dentro Cà Farsetti, sede
del Comune di Venezia, hanno partecipato anche i comitati di lotta
dei genitori degli asili nido e i lavoratori comunali colpiti.
Nella sala del Consiglio comunale erano
presenti anche gli ex consiglieri della sinistra riformista - ex Prc,
Sel- i Verdi e i Disobbedienti che in questi anni hanno sostenuto
le giunte di centrosinistra, Giunta Orsoni compresa, e le loro
politiche di rapina e tagli di diritti e
tutele contro i lavoratori e le masse popolari.
Facciamo saltare il tappo! A Venezia governino i lavoratori!
La chiusura del bilancio lacrime e sangue da parte del Commissario Zappalorto dimostra la correttezza dell'analisi e delle proposte avanzate dal Partito Comunista dei Lavoratori: di fronte al crollo sotto il peso della corruzione e del malaffare della Giunta Orsoni la mancata scesa in campo della forza organizzata dei lavoratori e delle masse popolari apre la strada ai “tecnici del governo” per scaricare sulla classe lavoratrice e sulle masse popolari gli effetti delle devastazioni e delle ruberie prodotte dalle aziende e dai loro referenti politici corrotti. E' ora di fare un bilancio di verità, perché la gestione commissariale non ha trovato una resistenza alle politiche di massacro?
Il PCL ha invitato tutte le forze della sinistra politica, sindacale e di movimento di mettere in campo un fronte unico di lotta per contrastare le politiche di massacro, tragicamente avveratesi. La sinistra riformista veneziana, già compromessa e devastata dalla lunga e fallimentare capitolazione alla borghesia veneziana, ha preferito continuare con la vecchia politica di collaborazione di classe appoggiando in questa tornata elettorale il candidato sindaco Felice Casson: Venezia 2020-SEL, Sinistra Veneta, Lista in Comune, Venezia Bene Comune, e quel che rimane del PRC (inserendo direttamente i suoi esponenti dentro la lista Casson), dimostrano ancora una volta la totale subalternità agli interessi della borghesia a discapito degli interessi dei lavoratori e delle masse povere e popolari della città. Per quanto riguarda il fronte sindacale avevamo lanciato la proposta di una grande mobilitazione che unificasse i lavoratori, di ogni categoria e comparto, colpiti dalla crisi capitalista e dai tagli del Comune, ma invece le burocrazie sindacali -Cgil, Cisl e Uil, ma anche Usb- hanno preferito intervenire con le vecchie logiche di separazione delle lotte, alimentando la divisione tra i lavoratori dei vari comparti colpiti. In particolare la USB in occasione delle vertenze di questi giorni al Comune di Venezia si è distinta per la provocazione e il settarismo contro i militanti comunisti in perfetto stile stalinista. Serve ora dare una svolta: organizziamo la risposta operaia e popolare a questa deriva.
La chiusura del bilancio lacrime e sangue da parte del Commissario Zappalorto dimostra la correttezza dell'analisi e delle proposte avanzate dal Partito Comunista dei Lavoratori: di fronte al crollo sotto il peso della corruzione e del malaffare della Giunta Orsoni la mancata scesa in campo della forza organizzata dei lavoratori e delle masse popolari apre la strada ai “tecnici del governo” per scaricare sulla classe lavoratrice e sulle masse popolari gli effetti delle devastazioni e delle ruberie prodotte dalle aziende e dai loro referenti politici corrotti. E' ora di fare un bilancio di verità, perché la gestione commissariale non ha trovato una resistenza alle politiche di massacro?
Il PCL ha invitato tutte le forze della sinistra politica, sindacale e di movimento di mettere in campo un fronte unico di lotta per contrastare le politiche di massacro, tragicamente avveratesi. La sinistra riformista veneziana, già compromessa e devastata dalla lunga e fallimentare capitolazione alla borghesia veneziana, ha preferito continuare con la vecchia politica di collaborazione di classe appoggiando in questa tornata elettorale il candidato sindaco Felice Casson: Venezia 2020-SEL, Sinistra Veneta, Lista in Comune, Venezia Bene Comune, e quel che rimane del PRC (inserendo direttamente i suoi esponenti dentro la lista Casson), dimostrano ancora una volta la totale subalternità agli interessi della borghesia a discapito degli interessi dei lavoratori e delle masse povere e popolari della città. Per quanto riguarda il fronte sindacale avevamo lanciato la proposta di una grande mobilitazione che unificasse i lavoratori, di ogni categoria e comparto, colpiti dalla crisi capitalista e dai tagli del Comune, ma invece le burocrazie sindacali -Cgil, Cisl e Uil, ma anche Usb- hanno preferito intervenire con le vecchie logiche di separazione delle lotte, alimentando la divisione tra i lavoratori dei vari comparti colpiti. In particolare la USB in occasione delle vertenze di questi giorni al Comune di Venezia si è distinta per la provocazione e il settarismo contro i militanti comunisti in perfetto stile stalinista. Serve ora dare una svolta: organizziamo la risposta operaia e popolare a questa deriva.
Lo
sappiamo benissimo che oggi è tardi (purtroppo) per bloccare le
imposizioni del Commissario, ma questo non deve però scoraggiarci:
per i lavoratori e le masse popolari con queste elezioni nulla
cambierà; i candidati in campo che si contendono la spartizione del
potere della città non possono essere la soluzione per gli sfruttati
e le masse popolari. Oggi serve una svolta radicale: la classe
lavoratrice e popolare veneziana si deve organizzare attorno ad un
programma conseguente ed esprimere la propria forza con una
mobilitazione generale prolungata che punti a imporre le proprie
esigenze ed interessi. Si convochi da subito una grande assemblea di
lavoratori e lavoratrici di tutti i comparti, pubblico e privato, per
decidere una piattaforma di contrasto da mettere in campo.
Solo
l’irruzione dei lavoratori e delle masse popolari organizzate dalle
proprie organizzazioni politiche e sindacali in piena autonomia può
fare cambiare lo scenario. Solo sconfiggendo il settarismo e
l'opportunismo è possibile difendere i diritti dei lavoratori ed
avanzare verso nuove conquiste.
Per tutte queste ragioni, per rappresentare gli interessi degli sfruttati ed oppressi il PCL si presenta come forza autonoma, l'unica davvero alternativa e anticapitalista, alle elezioni comunali di Venezia.
Per tutte queste ragioni, per rappresentare gli interessi degli sfruttati ed oppressi il PCL si presenta come forza autonoma, l'unica davvero alternativa e anticapitalista, alle elezioni comunali di Venezia.
PARTITO
COMUNISTA DEI LAVORATORI
Sezione
Pietro Tresso (Blasco) di Venezia